Qui è meglio non andare mai in vacanza | Una costa paradisiaca che riserva brutte sorprese: rischi di rimanerci secco

Sembra paradiso ma non lo è (commons.wikimedia.org/Ron Van Oers) - www.marinecue.it
Dove il paradiso diventa pericolo. Questa costa sembra meravigliosa, ma riserva inquietanti sorprese: rischiate di rimetterci le penne!
Quando parliamo di mare ci concentriamo generalmente sull’aspetto biologico, sul mondo animale che lo riguarda ma anche occasionalmente sull’ingegneria navale e le novità di settore.
Ancor più occasionalmente, ci capita di voler suggerire dei luoghi di mare che siano perfetti per le vostre vacanze. Tuttavia, sulla base di un approfondimento curato da Green Me, capiamo bene che non tutti gli angoli del mondo siano esattamente adatti a questa esigenza…
Scopriamo, ad esempio, che alcune delle spiagge più pericolose al mondo si trovano in Australia, come Fraser Island e Cape Tribulation, dove squali, meduse mortali e coccodrilli vigilano sulla zona. In Brasile, Praia de Boa Viagem ha visto attacchi da parte di squali, mentre New Smyrna Beach, in Florida, è riconosciuta come la “capitale mondiale degli attacchi di squali“.
Correnti pericolose rendono le acque di Hanakapiai Beach nelle Hawaii e Playa Zipolite in Messico estremamente rischiose, con alcune di ritorno che ogni anno causano incidenti mortali. Preso appunti? Bene. Non è tutto, però.
La più pericolosa
In mezzo a questa lista si distingue un atollo remoto e apparentemente idilliaco, l’Atollo di Bikini, dove la storia recente ha trasformato il luogo in un territorio pericoloso per chiunque vi si avventuri. Situato nelle Isole Marshall, è un piccolo angolo di paradiso tropicale che nel ventesimo secolo è diventato tristemente noto per i test nucleari eseguiti dagli Stati Uniti.
Tra il 1946 e il 1958, precisa Wikipedia, furono condotti ben 67 esperimenti nucleari nell’atollo, inclusa l’Operazione Castle Bravo, la più imponente mai effettuata dagli USA. Questi test rilasciarono grandi quantità di radiazioni, inquinando l’ambiente e rendendo la zona pericolosa per la vita umana, un poco come in altri luoghi del mondo tristemente ed ugualmente famosi; e sottolineiamo che i reggenti dell’epoca non erano così trasparenti nello svelare le ragioni dietro alcune azioni “strategiche” (leggasi Guernica).

Le conseguenze ieri ed oggi
Gli abitanti furono costretti a lasciare indietro le loro case e famiglie. Le radiazioni inquinarono terra e acqua, rendendo la pesca e l’agricoltura, attività tipiche del luogo, impossibili. Ad oggi, la zona presenta livelli di radioattività superiori a molte altre aree colpite da incidenti nucleari, facendo dell’Atollo di Bikini un luogo dove il rischio supera qualsiasi bellezza naturale.
Le conseguenze della contaminazione si fanno sentire ancora oggi: flora e fauna marine sono alterate, e l’atollo non è sicuro per un insediamento permanente. Nonostante i risarcimenti economici elargiti dagli Stati Uniti, la zona resta inadeguata alla vita quotidiana e funge da monito su quanto tecnologia e guerra possano trasformare luoghi di bellezza in aree estremamente dannose.