Il gigante dei mari è a rischio estinzione | La balenottera azzurra sta scomparendo per mano dell’uomo: agire prima della fine

Illustrazione di un vero e proprio gigante (Canva FOTO) - marinecue.it
Purtroppo, questi giganteschi e maestosi animali sono a rischio. Per colpa dell’uomo stanno man mano scomparendo.
Gli oceani sono pieni di vita, ma molte specie marine oggi si trovano in grave difficoltà. Pesci, mammiferi e perfino coralli stanno affrontando pressioni enormi, soprattutto per colpa delle attività umane.
La pesca eccessiva è una delle cause principali: tonni, squali e altre specie vengono catturati a ritmi troppo rapidi perché possano riprendersi. A questo si aggiungono pratiche distruttive, come le reti a strascico, che danneggiano interi ecosistemi.
Non va meglio con l’inquinamento. La plastica soffoca tartarughe e uccelli marini, mentre sostanze chimiche e scarichi industriali alterano gli habitat. Perfino il cambiamento climatico, con l’aumento delle temperature e l’acidificazione degli oceani, sta rendendo più fragile la vita sott’acqua.
Proteggere queste specie non è solo una questione di salvaguardia della biodiversità: è un impegno che riguarda tutti, perché la salute del mare è legata in modo diretto al nostro stesso futuro.
Il gigante silenzioso degli oceani
Tra le creature che popolano la Terra, poche suscitano lo stesso stupore della balenottera azzurra. È il più grande animale mai vissuto, capace di superare i 30 metri di lunghezza e di pesare come un piccolo aereo passeggeri. Vederla in mare aperto è qualcosa che lascia senza fiato, quasi un incontro con un frammento di preistoria ancora vivo.
Eppure, dietro questa imponenza si nasconde una fragilità sorprendente. La balenottera azzurra non è affatto invulnerabile: la sua esistenza è stata minata per secoli dalla caccia indiscriminata e oggi continua a essere compromessa da problemi nuovi, legati alle attività umane. Un paradosso che ricorda come persino il più grande tra gli animali possa ritrovarsi sull’orlo della scomparsa.

Le minacce che mettono a rischio la sua sopravvivenza
Come riportato da Libero, il declino è iniziato con la caccia intensiva del secolo scorso. In pochi decenni la popolazione di balenottere azzurre è stata ridotta di oltre il 99%, lasciando dietro di sé un’eredità fatta di numeri drammatici e un ecosistema impoverito. Nonostante il bando internazionale alla caccia, le ferite non si sono mai rimarginate del tutto, e la specie vive ancora in uno stato di equilibrio precario.
Alle cicatrici del passato si aggiungono nuove insidie. Le microplastiche, ingerite insieme al krill, contaminano i loro corpi e ne compromettono la salute. Intanto il riscaldamento globale sta alterando la distribuzione del krill stesso, che rappresenta la principale fonte di nutrimento di questi giganti marini. È come se l’oceano, la loro casa da milioni di anni, stesse lentamente cambiando le regole del gioco, rendendo ancora più incerto il futuro della specie.