2000 anni sommersa dinanzi alle coste dell’Egitto | Riemerge in tutto il suo splendore: l’opulenza di una città

Illustrazione di una città sommersa (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di una città sommersa (Canva FOTO) - marinecue.it

Nei pressi dell’Egitto, sono stati trovare dei reperti molto interessanti ed importanti. Dopo millenni, riemerge questa grandiosa città.

Capita che la storia torni a galla, in senso letterale, quando antiche città sommerse dal mare riaffiorano dopo secoli. Questi luoghi, inghiottiti da eventi naturali o dall’azione lenta delle acque, diventano all’improvviso finestre aperte sul passato.

Le cause possono essere diverse: terremoti, maremoti, innalzamento del livello del mare o semplicemente il lento sprofondare del terreno. Ogni ritrovamento porta con sé un alone di mistero, come se la natura avesse custodito segreti per secoli.

Quando archeologi e subacquei si imbattono in resti di templi, porti o intere strade, l’impatto è enorme. Non si tratta solo di pietre sommerse, ma di pezzi di vita quotidiana, di società che un tempo prosperavano sulle coste.

Queste scoperte sono preziosissime: aiutano a comprendere meglio la storia delle civiltà antiche e, al tempo stesso, ricordano quanto fragile e mutevole sia il rapporto tra l’uomo e il mare.

Un mondo nascosto sotto le onde

Ci sono luoghi che sembrano appartenere alle leggende, e invece ogni tanto riaffiorano, letteralmente. Al largo di Alessandria d’Egitto, nella Baia di Abu Qir, gli archeologi hanno riportato alla luce i resti di una città scomparsa oltre duemila anni fa. Sul fondale sono comparsi templi, bacini per il pesce, abitazioni e persino un molo lungo 125 metri: un vero frammento di civiltà rimasto imprigionato sott’acqua.

La scena deve essere stata incredibile: statue, canali, attrezzi portuali, persino un’antica nave romana si sono rivelati agli occhi degli studiosi. Tutto lascia pensare che si tratti di una parte della mitica Canopo, città florida durante l’epoca tolemaica e poi romana, sprofondata a causa di terremoti e dell’innalzarsi del mare. Ma ora la città è riemersa!

Illustrazione di alcuni pesci in una città sommersa (Canva FOTO) - marinecue.it
Illustrazione di alcuni pesci in una città sommersa (Canva FOTO) – marinecue.it

Tesori fragili da custodire

Come riportato da Day Hospital SRL, gli archeologi hanno scelto un approccio prudente: solo alcuni reperti sono stati sollevati, seguendo le regole UNESCO sul patrimonio sommerso. Il resto continua a riposare laggiù, custodito dal mare. Ma ciò che è già riemerso ha un valore straordinario: sfingi di quarzo con il cartiglio di Ramses II, busti romani, statue di granito e figure acefale, rovinate forse dallo sprofondamento improvviso o dai secoli passati sotto la sabbia.

Tutti questi reperti saranno restaurati e messi in mostra al Museo Nazionale di Alessandria, nell’esposizione Secrets of the Sunken Cities. Un titolo che sembra già di per sé un invito: perché dietro ogni statua incrinata e ogni tempio in rovina c’è una storia che il mare ha nascosto per secoli, ma che ora torna a raccontarsi. Dopo un bel po’ di secoli!