ALLERTA appena lanciata, è invasione diavolo di mare | Un bruttissimo segno per tutti: stiamo distruggendo la nostra casa

Illustrazione di un pericolo dal mare (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di un pericolo dal mare (Canva FOTO) - marinecue.it

In mare il pericolo è sempre dietro l’angolo, soprattutto quando arrivano certe specie. Se succede, i loro habitat sono in pericolo.

A volte le spiagge, luoghi che associamo al relax e al turismo, si trasformano in scenari sorprendenti quando vengono invase da animali o organismi marini. È un fenomeno che può avere cause naturali o legate all’attività umana.

Uno degli esempi più comuni riguarda le meduse: correnti e cambiamenti climatici possono spingerne grandi quantità verso la costa, creando spettacoli affascinanti ma anche qualche disagio ai bagnanti.

Altri casi riguardano granchi, stelle marine o persino pesci morti, trascinati dalle maree o da eventi eccezionali. In alcuni periodi, anche le alghe proliferano in massa e arrivano a coprire interi tratti di litorale.

Questi eventi, seppur insoliti, raccontano molto sulla salute del mare. Sono segnali che invitano a osservare con attenzione ciò che accade negli ecosistemi e a capire come i cambiamenti ambientali influenzino la vita costiera.

Un arrivo inatteso

Sulle spiagge del Mediterraneo si sta vivendo qualcosa di inusuale: creature gigantesche, note come mobule o “diavoli marini”, si sono spinte fin quasi a riva. Normalmente si muovono a largo, ma questa volta si sono fatte notare anche dai bagnanti. Con le pinne che spuntano dall’acqua, sembrano ali che fendono la superficie, dando l’impressione di un volo lento e maestoso. Una scena che ha lasciato molti increduli, qualcuno ha persino pensato a uno squalo prima di riconoscerne la sagoma.

Parliamo di animali che possono arrivare a 350 chili, una massa che ondeggia con grazia nell’acqua trasparente. Eppure, nonostante lo spettacolo, resta l’interrogativo: perché queste razze giganti stanno arrivando così vicino alla costa? Alcuni scienziati sospettano cambiamenti nel plancton, la loro fonte primaria di nutrimento. Altri ipotizzano che correnti marine, salinità o variazioni di temperatura possano averle spinte lì. Ma al momento nessuna risposta appare definitiva.

Illustrazione di una mobula (WIkimedia Commons Patrik Neckman from Stockholm, Sweden FOTO) - marinecue.it
Illustrazione di una mobula (WIkimedia Commons Patrik Neckman from Stockholm, Sweden FOTO) – marinecue.it

Un segnale che non va sottovalutato

Come riportato da Day Hospital SRL, a preoccupare è il fatto che questi animali si siano spinti fin sulla sabbia. Le mobule vivono di solito in alto mare, scendendo anche oltre i mille metri di profondità, quindi non hanno motivo di trovarsi in zone balneari. Il biologo marino Matthieu Lapinski ha spiegato chiaramente che la loro presenza sulle spiagge è “un brutto segno” e che gli avvistamenti di quest’anno sono stati “estremamente preoccupanti” .

Queste razze fanno parte delle specie più a rischio del pianeta, già messe a dura prova dalla pesca e dall’inquinamento. Vederle così vicine alla costa può sembrare affascinante, ma racconta probabilmente di squilibri ambientali profondi. Un richiamo che ricorda quanto il mare sia fragile e quanto ogni cambiamento nelle sue dinamiche possa avere conseguenze su creature straordinarie che, di colpo, diventano testimoni silenziosi delle nostre pressioni sugli ecosistemi marini.