Allarme in Sicilia, è da Ferragosto che non si muove da qui | Un predatore famelico venuto da lontano: questo squalo fa davvero paura

Illustrazione di un pericolo squali (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di un pericolo squali (Canva FOTO) - marinecue.it

Da un po’ di giorni a questa parte, questo particolare squalo non si è mosso dalla Sicilia. Ha lasciato le persone a bocca aperta!

La paura degli squali è una delle più diffuse quando si parla di mare aperto. Questi grandi predatori sono stati spesso descritti come mostri implacabili, complice anche il cinema e i racconti sensazionalistici. L’immaginario collettivo li associa immediatamente al pericolo.

In realtà, gli attacchi di squalo sono eventi estremamente rari. Le probabilità di incontrarne uno aggressivo sono molto più basse di quanto si creda. La maggior parte delle specie, infatti, non rappresenta una minaccia per l’uomo e vive lontana dalle coste.

La paura nasce soprattutto dall’imprevedibilità e dall’aspetto degli squali: i denti affilati, le pinne che affiorano dall’acqua, i loro movimenti rapidi. Tutti elementi che hanno alimentato un’aura di terrore, ben più grande della realtà dei fatti.

Oggi si cerca di cambiare prospettiva: gli squali non sono solo predatori, ma anche protagonisti fondamentali degli equilibri marini. Imparare a conoscerli meglio significa ridurre timori infondati e capire quanto siano indispensabili per la salute degli oceani.

Uno squalo particolare

Ogni tanto il mare regala incontri che sembrano usciti da un romanzo di fantascienza. È il caso del cosiddetto “pesce alieno”, un esemplare che ha fatto parlare parecchio durante le giornate di Ferragosto. Come riportato da Madonie Live, si tratta di uno squalo dal collare, una creatura che già dal nome mette un po’ di soggezione. La notizia che possieda ben 495 denti ha contribuito a renderlo quasi una leggenda, alimentando timori e curiosità tra i bagnanti. 

La sua apparizione ha tolto per un momento la scena alle solite immagini di spiagge affollate e tintarelle. Non è da tutti i giorni pensare di poter condividere il mare con un predatore così singolare, un animale che sembra arrivato da epoche remote, quando gli oceani erano popolati da creature che oggi ricordiamo solo nei libri di paleontologia.

Illustrazione di uno squalo dal collare (Canva FOTO) - marinecue.it
Illustrazione di uno squalo dal collare (Canva FOTO) – marinecue.it

Qualche dettaglio in più

Dal punto di vista scientifico, come riportato da Il Resto del Carlino, questo squalo appartiene alla famiglia Chlamydoselachidae. Si distingue per le sei paia di branchie che, chiudendosi attorno al collo, formano un vero e proprio “collare”, da cui il nome. Il corpo è lungo e sinuoso, simile a quello di un’anguilla, mentre le femmine raggiungono dimensioni fino a 2 metri, poco meno per i maschi, che arrivano attorno a 1,7 metri. La colorazione varia dal grigio scuro al bruno, e la testa piatta ospita mascelle con centinaia di denti a tre punte, perfetti per trattenere le prede.

Questo animale, per quanto inquietante a prima vista, vive di solito in profondità notevoli, tra 100 e 1.300 metri, e si incontra soprattutto nell’Atlantico e nel Pacifico, vicino a Giappone, Australia e Nuova Zelanda. La sua dieta è composta da cefalopodi, piccoli pesci e persino altri squali, catturati con i suoi denti ricurvi.