Quando vai al supermercato a comprare pesce non farti fregare | Con questo trucco ti porti a casa sempre quello più fresco

Donna dietro al bancone del pesce

Il trucco per capire quando il pesce è fresco (Freepik Foto) - www.marinecue.it

Fare la spesa non è mai un gesto banale: dietro ogni scelta si nascondono considerazioni.

Ma considerazioni di che genere? Esse riguardano non solo il portafoglio, ma anche la qualità di ciò che portiamo a tavola. Alcuni prodotti, più di altri, richiedono un occhio esperto per non sbagliare.

A volte ci lasciamo guidare dall’istinto, altre volte dalle offerte o dalla confezione accattivante. Eppure, spesso ciò che conta davvero non si legge in etichetta, ma si percepisce con i sensi.

La differenza tra un acquisto riuscito e uno deludente può stare in dettagli minuscoli, quasi invisibili a chi non sa cosa osservare. Sono segnali discreti, ma in grado di raccontare molto sulla qualità reale di un alimento.

E se da soli non è sempre facile capire cosa controllare, i consigli di chi lavora ogni giorno sul campo possono diventare la bussola perfetta per orientarsi anche nelle scelte più delicate.

Il trucco che fa la differenza

Esiste un metodo semplice che aiuta a distinguere subito ciò che è davvero di qualità. Non servono strumenti complicati né conoscenze tecniche: bastano l’olfatto, la vista e un po’ di attenzione. Come comprare il pesce fresco al supermercato senza rischi inutili?

Come spiega Giuseppe Balastrieri, titolare della pescheria-bistrot Nautilus in provincia di Brindisi, intervistato da La Cucina Italiana e ripreso da Ecoblog (17 agosto 2025), i segreti sono quattro: odore, colore, occhi e consistenza. Se tutti questi fattori giocano a favore, il prodotto è davvero fresco.

Persona che compra il pesce al supermercato
Comprare pesce fresco al supermercato, ecco come (Freepik Foto) – www.marinecue.it

La spiegazione pratica

Il primo segnale arriva dal profumo: deve ricordare il mare, mai ammoniaca o sentori chimici. Poi conta l’aspetto visivo: pelle lucida, colori brillanti, occhi sporgenti e limpidi sono indizi inequivocabili. Al tatto, la differenza è netta: la carne deve essere elastica e soda, la superficie compatta ma leggermente scivolosa. Se appare molle, secca o opaca, vuol dire che la freschezza è già svanita. Balastrieri mette in guardia anche sulla differenza tra prodotti freschi e decongelati: i primi conservano lucentezza e consistenza, i secondi tendono a perdere compattezza, soprattutto lungo la lisca.

Per i molluschi il dettaglio è evidente: i freschi hanno tentacoli distesi e colori vivi, quelli lavorati invece appaiono arricciati e spenti. Ma c’è di più: la sicurezza. L’esperto ricorda che i prodotti destinati al consumo crudo devono essere abbattuti a bordo nave per evitare il rischio dell’anisakis, un parassita pericoloso per l’uomo. Un passaggio spesso ignorato, ma che garantisce non solo freschezza, ma anche salute. Saper riconoscere i segnali giusti significa trasformare ogni acquisto in una scelta consapevole. Un piccolo gesto di attenzione non solo tutela la qualità della tavola, ma garantisce sicurezza e piacere autentico in ogni piatto, senza brutte sorprese.