Isola di Pasqua, lo scenario è agghiacciante | L’innalzamento dei mare la sta spazzando via: addio per sempre alle statue giganti

Isola di Pasqua

Isola di Pasqua a rischio (Canva foto) - www.marinecue.it

Un patrimonio millenario sotto assedio delle onde e del tempo: a rischio l’Isola di Pasqua, potrebbe scomparire per sempre.

Da secoli l’oceano Pacifico custodisce segreti e leggende che hanno reso affascinante uno dei luoghi più remoti del pianeta. In questo scenario sospeso tra mito e natura si erge l’Isola di Pasqua, conosciuta per i suoi giganti di pietra, i moai. Un paesaggio che evoca suggestioni uniche, ma che oggi si confronta con sfide che vanno ben oltre la dimensione turistica.

Il legame tra comunità locale e statue non è fatto solo di memoria: quelle sagome di basalto rappresentano una vera e propria identità culturale, radicata nei riti e nelle tradizioni tramandate da generazioni. Non si tratta soltanto di reperti archeologici, ma di simboli viventi che raccontano una storia collettiva e spirituale.

Negli ultimi anni l’attenzione verso questi colossi è cresciuta anche per un altro motivo: la loro fragilità. Vento, salsedine ed erosione stanno lentamente mettendo alla prova l’equilibrio di un luogo già esposto alla forza degli elementi. Non è la prima volta che la natura si impone sull’uomo, ma questa volta l’impatto rischia di essere molto più profondo.

A rendere più complesso lo scenario c’è il fattore climatico, che unisce l’Isola di Pasqua a tante altre terre del Pacifico. L’innalzamento del mare è una minaccia condivisa, che solleva interrogativi sul futuro di intere comunità costiere e dei loro patrimoni. In questa cornice, il destino dei moai diventa un simbolo globale delle sfide ambientali.

Il futuro incerto dei giganti di pietra

Secondo una recente ricerca pubblicata sul Journal of Cultural Heritage e curata dall’Università delle Hawaii a Manoa, entro il 2080 l’oceano potrebbe arrivare a sommergere parzialmente i siti cerimoniali più celebri dell’isola. Tra questi c’è Ahu Tongariki, la piattaforma che ospita i quindici moai più iconici e che è Patrimonio mondiale dell’Unesco. Come ricorda Repubblica, le onde stagionali potrebbero colpire almeno 51 beni culturali di Rapa Nui.

“Questa ricerca rivela una minaccia critica alla cultura vivente e ai mezzi di sussistenza di Rapa Nui” ha spiegato Noah Paoa, ricercatore dell’Università delle Hawaii. Per gli studiosi, l’impatto non sarà soltanto paesaggistico, ma coinvolgerà tradizioni, turismo e identità, con il rischio concreto di compromettere il riconoscimento Unesco dell’intero sito.

Isola di Pasqua
Isola di Pasqua statue (Canva foto) – www.marinecue.it

Quando la scienza incontra la tradizione

Per studiare l’evoluzione di questo fenomeno gli esperti hanno realizzato un gemello digitale di Ahu Tongariki, capace di simulare gli scenari delineati dall’IPCC. I dati ottenuti indicano che il problema non è se le statue verranno colpite, ma quanto presto e con quale intensità. Una prospettiva che apre alla necessità di strategie di adattamento urgenti.

Il rischio di vedere onde stagionali infrangersi contro i moai è quindi reale, ma non immediato. Restano circa cinquant’anni prima che il verdetto dell’oceano si compia.