Sette isole incontaminate, un solo arcipelago in Grecia | Natura selvaggia, acque turchesi: bisogna vederle prima che arrivino le masse

Illustrazione di un'isola incontaminata (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di un'isola incontaminata (Canva FOTO) - marinecue.it

Queste isole sono davvero uniche, incontaminate. Si trovano in Grecia, e la natura lì è davvero splendida.

Le isole incontaminate hanno sempre un fascino particolare. Sono lembi di terra sospesi tra cielo e mare, dove la natura sembra ancora regnare indisturbata.

Molte di queste terre remote custodiscono ecosistemi unici, abitati da specie che non si trovano in nessun altro luogo del pianeta. È come se il tempo lì si fosse fermato.

Non sono solo rifugi per animali e piante rari, ma anche laboratori naturali che raccontano come si evolve la vita lontano dall’impatto umano. Ogni isola diventa un piccolo mondo a sé.

Proprio per questo, la loro protezione è fondamentale. Preservarle significa difendere frammenti di biodiversità che, una volta persi, non potranno più tornare indietro.

Un vero paradiso

Nel cuore del Mar Egeo ci sono angoli che sembrano rimasti fuori dal tempo. Luoghi piccoli, quasi segreti, che non compaiono nelle brochure patinate ma che hanno un fascino capace di sorprendere chi li raggiunge. Tra questi c’è un arcipelago che molti descrivono come un paradiso in miniatura, fatto di acque limpide e natura intatta.

Viene spontaneo associarlo a scenari lontani, quasi tropicali, eppure si trova a due passi da una delle mete turistiche più battute della Grecia. La sensazione, guardando le foto o ascoltando i racconti di chi ci è stato, è quella di trovarsi in un rifugio selvaggio, dove l’uomo ha lasciato poche tracce e il mare detta ancora le sue regole.

Illustrazione di Lichadonisia (Canva FOTO) - marinecue.it
Illustrazione di Lichadonisia (Canva FOTO) – marinecue.it

Un posto davvero splendido

Come riportato da Si Viaggia, si tratta di Lichadonisia, un gruppo di sette isolotti a nord di Evia, spesso soprannominati le “Bahamas” o le “Seychelles della Grecia” per i colori intensi delle acque e l’aspetto incontaminato. La leggenda li collega a Lichas, il servo di Eracle trasformato in isole dopo un episodio drammatico, mentre la spiegazione scientifica rimanda a un terremoto del 426 a.C. e a fenomeni vulcanici che hanno dato forma a questo arcipelago. L’isola principale è Monolia, un tempo abitata e oggi deserta, con una spiaggia attrezzata e un piccolo bar. Accanto ad essa si trovano Strongyli, dove resiste un vecchio faro dell’Ottocento, e altre isolette più piccole come Lichadaki, Vagia, Steno, Mikri Strongyli e Limani.

Per raggiungerle basta una traversata di venti minuti da Kamena Vourla o da Kavos, a Evia. Non ci sono alberghi, campeggi o villaggi turistici: la scelta è voluta, per preservarne l’anima selvaggia. Monolia accoglie chi arriva con la sua spiaggia di sabbia chiara circondata da ulivi, mentre le altre isole offrono angoli solitari dove nuotare e rilassarsi. Le acque attorno a Lichadonisia ospitano anche foche monache e tartarughe Caretta caretta, che ogni tanto fanno capolino regalando incontri indimenticabili.