Scoperta una nuova specie di squalo | Le sue origini risalgono a 400 milioni di anni fa: estremamente raro vederli

Illustrazione di un nuovo squalo (canva FOTO) - marinecue.it
Questo nuovo squalo è davvero incredibile, una specie più unica che rara. E le sue origini sono antichissime.
Ogni volta che viene scoperta una nuova specie, si apre una finestra inaspettata sulla natura. È come trovare un tassello mancante in un puzzle che sembrava già completo, ma che in realtà non lo è mai davvero.
Queste scoperte non avvengono solo in luoghi remoti o inesplorati. A volte succedono anche in ambienti già noti, dimostrando quanto poco conosciamo ancora del mondo che ci circonda.
Ogni nuova specie porta con sé informazioni preziose: racconta storie di evoluzione, di adattamenti sorprendenti e di equilibri ecologici spesso fragili. Sono piccoli indizi che ci aiutano a ricostruire la grande trama della vita.
Ecco perché non si tratta solo di curiosità scientifica. Scoprire nuove forme di vita ci ricorda quanto sia importante proteggere la biodiversità, perché in ogni creatura, grande o minuscola, si nasconde un pezzo fondamentale del nostro pianeta.
Una scoperta incredibile
Tra le profondità marine si nascondono creature che sembrano uscite da un racconto di fantasia, eppure sono reali. Alcune sono così insolite da sembrare quasi “sbagliate”, altre invece affascinano per la loro storia evolutiva. Gli scienziati, ogni tanto, riescono a intercettarne una, e la sensazione è sempre la stessa: sorpresa mista a un certo senso di inquietudine.
L’immagine di un abisso popolato da animali che raramente vedono la luce non è facile da immaginare. Sono luoghi estremi, silenziosi, eppure pieni di vita sconosciuta. Ed è proprio in contesti simili che a volte emergono scoperte capaci di riscrivere la lista delle specie note.

Di chi stiamo parlando?
Come riportato da Everyeye Tech, nel Mare delle Andamane è stata individuata una nuova specie di cosiddetto “squalo fantasma”, appartenente all’antico ordine dei Chimaeriformes, parenti lontanissimi di squali e razze, con origini che risalgono a 300–400 milioni di anni fa. L’esemplare in questione, un giovane maschio purtroppo già morto, è stato recuperato nel 2018 a circa 775 metri di profondità con una rete da pesca. Presentava una testa imponente, un muso corto e occhi enormi, che occupavano oltre il 32% della lunghezza totale della testa.
La nuova creatura è stata chiamata Chimaera supapae, in onore del ricercatore thailandese Supap Monkolprasit, che ha dedicato la sua vita allo studio dei pesci cartilaginei. Con questa aggiunta, il numero di chimere conosciute raggiunge quota 54. Si tratta di animali rarissimi, difficilissimi da osservare perché vivono nei fondali oscuri e si nutrono di crostacei, molluschi e vermi. Pensare che un simile animale sia rimasto nascosto fino a pochi anni fa dà la misura di quanto poco si sappia davvero degli abissi marini.