Uno squalo enorme a pochi passi dalla spiaggia | Stupore e paura a Palermo: più grande della barca

Pescatori

Una pesca molto particolare (Freepik Foto) - www.marinecue.it

Il mare è un ambiente in continua trasformazione, dove ogni giornata può regalare scenari diversi e inattesi.

Anche quando le condizioni sembrano perfettamente prevedibili, basta un dettaglio per cambiare il corso degli eventi in modo totale e assoluto.

Chi vive il mare sa che è impossibile controllarlo del tutto. Le correnti, i venti e la fauna selvatica seguono ritmi propri, creando un ecosistema in cui la sorpresa è sempre dietro l’angolo.

Attività come la pesca sportiva richiedono pazienza, osservazione e la capacità di reagire velocemente. Non si tratta solo di abilità tecniche, ma anche di saper leggere l’acqua e interpretare segnali sottili.

A volte, l’esperienza e la preparazione non bastano per anticipare ciò che sta per accadere. È in quei momenti che la natura mostra il suo lato più spettacolare e imprevedibile (PalermoToday, 2025).

Un incontro ravvicinato

Al largo dell’Arenella, a circa duecento metri dalla costa palermitana, un esemplare marino di oltre cinque metri è rimasto agganciato all’amo durante una sessione di drifting. L’esca, composta da sardine usate per attirare tonni rossi e dentici, è stata invece intercettata da un predatore dalla forza insolita e con movimenti differenti da quelli dei tonni. Si trattava di uno squalo volpe (Alopias vulpinus), un predatore marino di grandi dimensioni presente nel Mediterraneo. Può superare i 5-6 metri di lunghezza, ha una coda lunga quanto il corpo che usa per stordire le prede e, pur non essendo generalmente aggressivo verso l’uomo, può rappresentare un pericolo in caso di contatto ravvicinato.

Avvicinandosi all’imbarcazione, l’animale ha rivelato una coda lunga circa due metri, dettaglio che ha permesso di identificarlo immediatamente. Dopo alcuni minuti di resistenza, si è liberato autonomamente, allontanandosi illeso. Il pescatore ha confermato che, essendo una specie protetta, il rilascio sarebbe stato obbligatorio in ogni caso.

Persona che pesca
Una pesca molto particolare (Freepik Foto) – www.marinecue.it

Caratteristiche e tutela della specie

Secondo il biologo marino Francesco Tiralongo, si trattava di uno squalo volpe (Alopias vulpinus), diffuso nel Mediterraneo. Può raggiungere i 6 metri di lunghezza e pesare oltre 230 kg. La sua coda, lunga quanto il corpo, viene utilizzata per colpire e stordire piccoli pesci pelagici, che costituiscono la base della sua dieta (PalermoToday, 2025).

È un predatore rapido e potente, in grado di toccare brevi punte di velocità fino a 35 km/h. Pur non essendo considerato aggressivo verso l’uomo, può rappresentare un pericolo per i pescatori in caso di interazione ravvicinata. È protetto da normative italiane e accordi internazionali: la pesca diretta è vietata e ogni esemplare catturato accidentalmente deve essere rilasciato immediatamente (PalermoToday, 2025). Oltre alla protezione legale, la presenza di questi esemplari indica un ecosistema marino sano e ben equilibrato. Studi e osservazioni continue consentono di monitorare gli spostamenti, la dieta e il comportamento della specie, contribuendo a strategie di conservazione efficaci. Questo approccio protegge sia gli squali che chi frequenta le acque per pesca o svago.