Quando ti punge una medusa evita di farti la pipì addosso | Se non vuoi peggiorare la situazione, l’unico rimedio è questo: sparisce tutto all’istante

Meduse

Dimenticate l'urina (canva.com) - www.marinecue.it

Come reagire dopo essere stati punti da una medusa: consigli utili, credenze errate e quando è necessario contattare un medico.

L’estate è una stagione che offre sole, mare e occasioni di svago, tuttavia, può presentare anche alcuni contrattempi, alcuni dei quali particolarmente sgraditi.

Uno di questi esempi è rappresentato dalle punture di medusa, che si verificano frequentemente lungo le coste italiane. Specialmente quando le temperature del mare si innalzano, queste sono maggiormente presenti.

Raramente presentano un rischio significativo, tuttavia, possono risultare estremamente dolorose e scomode. Tuttavia, ancor più preoccupante è la presenza di organismi alieni nei mari del Mediterraneo, che comprendono anche nuovi tipi di medusa da punture ancor più pericolose.

Ciò detto, è conoscere le azioni da intraprendere immediatamente dopo il contatto è fondamentale per alleviare il dolore e favorire una guarigione più rapida. Talvolta, tuttavia, si hanno fiducia in soluzioni tradizionali che in realtà possono aggravare la situazione, come quello tanto decantato dell’urina e del suo ph. Imparare i comportamenti appropriati e evitare quelli inappropriati contribuisce pertanto al nostro vivere il mare in modo, forse, più sicuro.

Una scarica di dolore

Come illustrato da My Personal Trainer, le meduse appartengono al gruppo degli Cnidari e sono dotate di tentacoli carichi di piccole capsule denominate cnidocisti. A contatto, esse emettono filamenti tossici; la puntura può apparire come una scarica elettrica e provocare dolore, sensazione di bruciore, prurito, arrossamento e gonfiore. In alcune situazioni possono presentarsi bollicine oppure, per coloro che sono allergici, reazioni più gravi.

Non appena si manifestano punti, è necessario allontanarsi dall’acqua per prevenire ulteriori contatti. Risciacquate la zona interessata con acqua di mare, non con acqua dolce: l’acqua dolce può favorire l’uscita di ulteriore veleno dalle cellule urticanti residui! Se notate la presenza di resti di tentacoli, rimuoveteli utilizzando delle pinzette o il bordo di una tessera, evitando di toccarli con le mani nude.

Puntura di medusa
Come shock (canva.com) – www.marinecue.it

Altre informazioni utili

Come evidenzia MPT, il calore inattiva il veleno della medusa. Pertanto, la soluzione più efficace consiste nell’applicare un panno caldo sull’area interessata oppure nell’immersione della stessa in acqua a una temperatura compresa tra 40 e 45°C per un periodo di 20–40 minuti. Occasionalmente, è possibile utilizzare anche l’aceto, ma non è sempre necessario con le varietà del Mediterraneo.

Cosa evitare, quindi? Nessun contatto con il ghiaccio diretto, nessuna ammoniaca, nessun alcol e, per sfatare il mito, nessuna urina!  Tutti questi metodi risultano essere inutili o dannosi. In caso di difficoltà respiratorie, gonfiore del volto, nausea, vertigini o se l’area interessata presenta un’estensione significativa dopo una puntura, è fondamentale contattare immediatamente un medico.