Quando mangi il tonno, butta via questo | È saporito, ma pericoloso: evita di farti mandare al Pronto Soccorso

Tonno in scatola

Attenzione, ecco come fare con lolio delle scatolette (Freepik Foto) - www.marinecue.it

La comodità degli alimenti confezionati ha rivoluzionato le nostre abitudini alimentari, offrendo soluzioni rapide per pasti veloci.

Spesso scegliamo prodotti che promettono gusto e semplicità, ma dietro queste scelte si nascondono aspetti importanti legati alla sicurezza e alla qualità degli ingredienti che assumiamo quotidianamente. Conoscere meglio questi dettagli può fare la differenza per il nostro benessere.

La tecnologia alimentare ha fatto passi da gigante, ma non tutte le confezioni garantiscono la stessa tutela. I materiali con cui sono realizzati i contenitori possono interagire con il cibo, provocando effetti non sempre visibili ma potenzialmente rilevanti per la salute nel tempo. È quindi fondamentale essere consapevoli di come il packaging possa influire sul prodotto che portiamo a tavola.

Anche il modo in cui conserviamo e consumiamo certi alimenti incide sulla loro sicurezza. Abitudini comuni, come riscaldare direttamente la confezione o consumare tutto il contenuto senza distinzione, possono aumentare l’esposizione a sostanze indesiderate. Modificare questi comportamenti aiuta a minimizzare i rischi e a mantenere alta la qualità della nostra dieta.

Infine, un’attenzione particolare va riservata agli alimenti conservati in ambienti oleosi o grassi, poiché i lipidi favoriscono il trasferimento di contaminanti dal packaging al cibo. La ricerca scientifica si concentra proprio su queste dinamiche per guidarci verso un consumo più sicuro e informato.

Il ruolo nascosto del packaging alimentare

Secondo uno studio dell’Università di Santiago de Compostela, condotto dalle ricercatrici Antía Lestido Cardama e Lara Pazos Soto in collaborazione con l’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e la nutrizione, i rivestimenti interni delle lattine possono rilasciare sostanze chimiche come il BADGE, un composto simile al bisfenolo A (BPA), noto interferente endocrino. Nonostante il BPA sia stato vietato nell’Unione Europea dal 2025, il BADGE e suoi derivati non sono ancora regolamentati con altrettanta severità, creando una potenziale fonte di contaminazione.

Il rischio aumenta quando il prodotto conservato è immerso in olio o altri grassi, poiché questi veicoli lipofili facilitano la migrazione di sostanze chimiche dal rivestimento metallico al contenuto. Questo fenomeno fa sì che l’olio delle scatolette accumuli una quantità maggiore di contaminanti rispetto al tonno stesso, incrementando l’esposizione a composti potenzialmente dannosi. Bisogna stare molto attenti, dunque, a consumare l’olio del tonno in scatola quando ce ne nutriamo.

Tonno in scatola
Attenzione al tonno, ecco cosa fare (Freepik Foto) – www.marinecue.it

Come limitare i rischi e tutelare la salute

Per ridurre il rischio di ingerire queste sostanze, gli esperti suggeriscono di evitare il consumo dell’olio contenuto nelle lattine di tonno e di altri alimenti sott’olio. Smaltire correttamente l’olio e preferire tonno al naturale o confezionato in vetro sono strategie efficaci per tutelare la salute. Inoltre, è importante non riscaldare mai direttamente le lattine, poiché il calore accelera la migrazione delle sostanze chimiche nel cibo.

L’esposizione prolungata e cumulativa a queste sostanze può interferire con il sistema ormonale, con possibili effetti su fertilità, metabolismo e sviluppo, sottolineano le ricercatrici. Adottare piccoli accorgimenti quotidiani consente di continuare a consumare questo alimento apprezzato senza rischi superflui, mantenendo un equilibrio tra gusto e sicurezza alimentare.