I locali la chiamano “Lo sgarrupo” e per molti è la spiaggia più pericolosa d’Italia | Una volta arrivato, però, ti sembrerà di stare in Paradiso

La spiaggia dello sgarrupo è un vero sogno (Facebook Foto) - www.marinecue.it
Il richiamo della natura incontaminata è irresistibile per chi cerca luoghi fuori dal comune.
Alcuni angoli costieri conservano scenari spettacolari che non si incontrano sulle mappe turistiche più battute. Tra scogliere, limoneti e sentieri nascosti, l’esperienza di raggiungere questi luoghi diventa una vera avventura, dove ogni passo regala emozioni e panorami straordinari.
Per gli amanti del trekking e della scoperta, la sfida stessa diventa parte del piacere. Percorsi impervi, gradoni di pietra e tratti esposti richiedono attenzione, ma permettono di immergersi completamente in ambienti ancora selvaggi. In questi contesti, il contatto diretto con la natura diventa intenso, e la fatica del cammino è ampiamente ripagata dalla quiete e dalla bellezza dei luoghi.
Scoprire luoghi nascosti significa anche sviluppare autonomia e senso di responsabilità. Portare con sé acqua, cibo e protezione solare non è solo una precauzione, ma un modo per godere appieno dell’esperienza. Qui, l’assenza di strutture turistiche invita a vivere il contatto con l’ambiente in maniera pura, rispettando i delicati equilibri naturali.
E, mentre il mare trasparente e le rocce dorate si rivelano gradualmente, la sensazione di trovarsi in un angolo fuori dal tempo cresce. Ogni dettaglio – il profumo dei limoni, il suono dell’acqua che si infrange sui ciottoli, il sole che illumina la scogliera – contribuisce a un’esperienza intima e rigenerante, lontana dalle folle estive.
Un angolo segreto della Costiera
La spiaggia dello Sgarrupo, situata tra Maiori, Cetara ed Erchie, è uno dei luoghi più remoti e suggestivi della Costiera Amalfitana. Il suo nome, che in dialetto significa “dirupo”, racconta già la natura impervia del percorso per raggiungerla. L’accesso principale avviene tramite un sentiero scosceso e non segnalato, che attraversa limoneti terrazzati e tratti di macchia mediterranea. In alternativa, si può arrivare via mare con canoe o piccole imbarcazioni dal porto di Erchie (TuttoNotizie, 2025).
Le calette sono di ciottoli, con un mare trasparente che varia dal verde smeraldo all’indaco intenso. Non esistono stabilimenti balneari: chi visita deve essere autonomo, portando con sé tutto il necessario per una giornata immersa nella natura. La pace e la bellezza del luogo ripagano ampiamente lo sforzo della discesa, e lo spettacolo naturale rimane sorprendentemente poco affollato anche in alta stagione.

Consigli per vivere l’esperienza al massimo
Chi decide di avventurarsi lungo il sentiero deve essere preparato: scarpe da trekking, passo sicuro e buona forma fisica sono indispensabili. Alcuni tratti del percorso sono esposti e richiedono attenzione particolare, soprattutto in condizioni di umidità o vento. La sicurezza personale e la responsabilità diventano parte integrante del viaggio.
Portare acqua, cibo leggero, protezione solare e maschera da snorkeling permette di sfruttare al massimo le calette. Gli animali domestici sono ammessi, ma devono essere tenuti sotto controllo. Parcheggiare direttamente vicino alla spiaggia non è possibile, quindi occorre lasciare l’auto nei paesi vicini e proseguire a piedi o via mare. Ogni dettaglio dell’esperienza, dalla fatica dell’accesso alla quiete ritrovata, contribuisce a una giornata indimenticabile in un vero paradiso naturale (TuttoNotizie, 2025).