Meduse, sfatato un falso mito | Ci hanno ingannato sin dall’infanzia: è questo il vero motivo della loro presenza

Meduse

Sfatiamo miti (canva.com) - www.marinecue.it

Continuiamo a parlare di meduse e sfatiamo un altro mito. Le acque? Potrebbero non dipendere da loro: svelata la verità.

La nostra trattazione sulle meduse oggi è assolutamente non stop! In tanti chiedono, cercano e leggono sull’argomento, tanto per timore quanto per curiosità.

Uno dei miti che abbiamo voluto sfatare è quello dell’urina: per anni pensavamo fosse la soluzione alle fastidiose ed urticanti punture di questi animali, complici anche “History Channel” e “Friends”.

Tuttavia, scopriamo che il mare è in sé stesso la soluzione quanto il dilemma: acqua calda e salata, e si risolve, almeno in buona parte il problema!

Adesso però sfateremo un ulteriore mito, sul quale ammettiamo di essere cascati anche noi per tanti anni: i meccanismi del mare davvero non sono mai come sembrano!

La verità sul mare

Secondo quanto scritto da Kodami, l’idea che ci sia un legame tra la presenza di meduse e la pulizia delle acque è una credenza errata, cari lettori ed appassionati. Questi organismi, infatti, non scelgono assolutamente i loro habitat in base alla qualità dell’acqua ma si muovono principalmente grazie alle correnti marine e ai venti, avendo capacità di movimento limitate. Nel Mare Mediterraneo si trovano diverse specie, tra cui la Pelagia noctiluca, il Rhizostoma pulmo, la Cotylorhiza tuberculata e la Velella velella, ognuna caratterizzata da specifici cicli di vita e comportamenti.

La presenza abbondante di meduse in un determinato luogo è spesso collegata a vari fattori, come l’innalzamento delle temperature, condizioni saline specifiche, la quantità di prede disponibili e, più in generale, a mutamenti nell’ambiente. Alcuni di questi cambiamenti sono naturali, mentre altri sono influenzati dall’attività umana: la pesca eccessiva riduce i predatori e i concorrenti delle meduse, favorendone la crescita, mentre la costruzione di opere costiere crea basi ideali per la fase polipo del loro ciclo vitale.

Mare pulito
Non dipende da loro (canva.com) – www.marinecue.it

Qualche informazione in più

Ciò detto, quando le condizioni diventano particolarmente adatte, si possono osservare i cosiddetti “bloom”, ovvero esplosioni improvvise e massicce di meduse. Questi eventi, collegati alle variazioni climatiche, vengono monitorati da scienziati tramite iniziative come il JellyWatch Program, curato dal CIEM e dall’Università del Salento (come riporta la fonte). Grazie a segnalazioni e fotografie inviate anche da cittadini comuni attraverso app dedicate, è possibile raccogliere informazioni preziose e segnalare in tempo reale la presenza dei bloom lungo le coste.

La vita di una medusa, infine, non si limita alla fase galleggiante che maggiormente conosciamo: comprende anche stadi larvali e polipoidi che si sviluppano sui fondali e su superfici artificiali, pronti a diventare nuove meduse quando le circostanze lo consentono. In conclusione, adesso siete a prova di “invertebrato” (più o meno).