Incontri ravvicinati pericolosi in mare | Se ti becca uno di questi pesci chiama subito il 118: ogni secondo è prezioso

Pesce pietra

Da tenere d'occhio (depositphotos.com) - www.marinecue.it

Un’informazione corretta e tempestiva può davvero fare la differenza tra un incidente e un momento di apprendimento. 

Navigando negli ecosistemi marini, è importante capire come gli esseri umani interagiscano con la fauna ittica, in quanto ciò ha conseguenze sia dal punto di vista ecologico che sanitario.

Il mare è un vero e proprio tesoro di biodiversità, ma anche un ambiente complesso che richiede conoscenze scientifiche per poter essere goduto in modo pienamente sostenibile e responsabile.

Conoscere le caratteristiche delle specie ittiche e i rischi legati al contatto con esse è fondamentale per la nostra sicurezza. Come ci ricorda anche Unic News, il vantaggio è reciproco: avere informazioni scientifiche fondate aiuta a proteggere sia chi passa il tempo in mare sia la fauna marina stessa.

È ulteriormente importante che chi frequenta le zone costiere sia informato sulla presenza di alcune specie di pesci potenzialmente pericolosi, specialmente quando si tratta di contatti involontari o comportamenti imprudenti.

Creature biologicamente difensive

Sebbene di per sé non tutti siano animali aggressivi, come sottolinea Unic nella sua panoramica, alcune di queste specie, anche comuni nei nostri mari, hanno strumenti biologici difensivi molto efficaci che, in certe situazioni, possono causare reazioni anche serie. Un esempio importante è il pesce pietra, considerato uno dei pesci più velenosi al mondo. La sua capacità di mimetizzarsi e la presenza di aculei dorsali in grado di iniettare neurotossine lo rendono particolarmente rischioso per chi si trova in acqua. La puntura può provocare dolore intenso, gonfiore e, in casi estremi, reazioni allergiche gravi come lo shock anafilattico.

Un altro esempio da tenere d’occhio secondo Unic è la tracina, molto comune sui fondali sabbiosi delle coste italiane. Questa specie ha spine velenose sul dorso e pinne che possono causare dolore forte e, a volte, leggere complicazioni neurologiche.

Tracina di mare
La tracina può essere aggressiva (depositphotos.com) – www.marinecue.it

Da tenere d’occhio

Anche lo scorfano, evidenzia Unic, ha strutture di difesa con spine velenifere su testa e pinne. Il rischio di punture è più elevato per sub e pescatori, anche se di solito i sintomi sono localizzati. Tuttavia, bisogna sempre fare attenzione, soprattutto in presenza di persone sensibili o allergiche.

Le razze, inoltre, sono incredibilmente un altro possibile pericolo; il loro pungiglione caudale può provocare ferite profonde e spesso soggette a infezioni batteriche. La cura prevede l’uso di antibiotici. Infine, il pesce serra, per quanto non sia velenoso, può essere abbastanza aggressivo, soprattutto durante la stagione riproduttiva. Il suo morso può infatti lacerare la pelle in modo importante, a volte richiedendo suture chirurgiche immediate.