Campi Flegrei, qui il mare fa le bolle | Paura tra i bagnanti: vogliono spiegazioni dall’Osservatorio Vesuviano

Illustrazione dei Campi Flegrei (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione dei Campi Flegrei (Canva FOTO) - marinecue.it

E’ successo qualcosa di particolare nei pressi dei Campi Flegrei, e le spiegazioni incominciano ad arrivare dall’Osservatorio Vesuviano.

I Campi Flegrei sono un’ampia area vulcanica che si estende a ovest di Napoli, caratterizzata da una forma a caldera creata da antiche e imponenti eruzioni. Il loro nome deriva dal greco e significa “campi ardenti”, un richiamo alle intense manifestazioni geotermiche.

In questa zona si osservano fenomeni unici come il bradisismo, lenti sollevamenti e abbassamenti del suolo dovuti alla pressione dei fluidi sotterranei. Un segno evidente di questi movimenti è conservato nel Macellum di Pozzuoli.

La storia eruttiva è imponente: circa 39.000 anni fa si verificò l’esplosione del Campanian Ignimbrite, seguita 15.000 anni dopo dall’eruzione del Tufo Giallo Napoletano, eventi che modificarono profondamente l’ambiente.

Oltre alla potenza della natura, i Campi Flegrei custodiscono una straordinaria eredità culturale. Qui si trovano resti romani e greci, come il Lago d’Averno legato a miti e leggende, le terme di Baia e l’Anfiteatro Flavio.

Un episodio particolare

A volte il mare regala scene inattese, quasi da cartolina… o forse no. Sulla spiaggia di Bagnoli, proprio davanti al pontile dell’ex Italsider, l’acqua ha iniziato a ribollire come in una pentola sul fuoco. Non onde normali, ma un continuo salire di bolle dal fondo, abbastanza grandi da catturare l’attenzione dei presenti. 

Come riportato da Fanpage, la notizia si è diffusa rapidamente, fino a raggiungere Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi–Sinistra, che ha deciso di intervenire di persona. È arrivato sulla spiaggia con l’intenzione di documentare la scena: video, foto e anche qualche chiacchiera con i presenti. Poi, per avere risposte, ha contattato l’Osservatorio Vesuviano, chiedendo se quelle bolle potessero avere un’origine vulcanica.

Illustrazione di Bagnoli (Canva FOTO) - marinecue.it
Illustrazione di Bagnoli (Canva FOTO) – marinecue.it

Che cos’è successo?

Come riportato da Fanpage, la risposta non si è fatta attendere: secondo l’Osservatorio Vesuviano, niente allarmismi. Si tratta di un fenomeno già noto, dovuto alla fuoriuscita di gas (per lo più anidride carbonica) da sorgenti sottomarine in un’area naturalmente termale. Non è un episodio raro, anzi, e il Comune di Napoli ne è informato da tempo.

È parte di un contesto geologico più ampio, quello dei Campi Flegrei, dove le fumarole non si limitano alla terraferma ma continuano anche sotto il mare. Fenomeni simili sono stati documentati in diversi punti del Golfo di Pozzuoli: nel Lago d’Averno, nella Darsena di Pozzuoli e persino nel Parco Archeologico Sommerso di Baia. Insomma, si tratta di un fenomeno legato all’attività vulcanica locale.