Quando sei in spiaggia attieniti alle regole | Se non lo fai te ne vai tre mesi al fresco e paghi una multa da 516€

Illustrazione di una spiaggia (Canva FOTO) - marinecue.it
La spiaggia, anche se libera, è caratterizzata da un sacco di regole. E alcune di esse vengono continuamente ignorate.
La spiaggia è uno spazio condiviso, dove natura e presenza umana si incontrano. Per questo, esistono regole semplici ma importanti che aiutano a mantenerla sicura e piacevole per tutti.
Rispettare l’ambiente è il primo passo: non lasciare rifiuti, evitare di raccogliere conchiglie o piante e prestare attenzione alla fauna marina sono gesti che proteggono l’ecosistema costiero.
La sicurezza viene subito dopo. Seguire le indicazioni dei bagnini, fare il bagno solo nelle zone consentite e rispettare i segnali in mare riduce il rischio di incidenti e garantisce un’esperienza serena.
Infine, c’è il rispetto reciproco. Evitare rumori eccessivi, occupare lo spazio in modo equilibrato e prestare attenzione a non disturbare chi ci sta vicino rende la spiaggia un luogo accogliente per tutti.
Un po’ di regole
La spiaggia è uno di quei posti dove ci si aspetta di trovare relax, libertà e magari anche un po’ di silenzio interrotto solo dalle onde. Però, proprio perché è uno spazio condiviso, ci sono comportamenti che, per quanto possano sembrare innocui, rischiano di rovinare l’esperienza a tutti. Alcuni, addirittura, possono far incorrere in sanzioni.
Ci sono azioni che, a prima vista, sembrano piccole abitudini personali, e invece hanno un impatto notevole sul contesto. Il problema è che, quando questi gesti si moltiplicano su una spiaggia affollata, le conseguenze diventano evidenti. E qui entrano in gioco le norme, nate per mantenere un equilibrio tra il diritto di godersi il mare e quello di preservare l’ambiente e la sicurezza di chi lo frequenta.

Quali sono gli errori da non commettere?
Come riportato da Brocardi, uno degli errori più comuni è lasciare rifiuti sulla sabbia o vicino alla riva. Oltre a essere un pugno nell’occhio, danneggia direttamente l’ecosistema costiero. Un altro comportamento scorretto è “prenotare” un pezzo di spiaggia lasciando ombrelloni o sedie anche quando non si è presenti: lo spazio è pubblico, e tenerlo occupato senza usarlo è, in pratica, togliere un posto ad altri. Ci sono poi attività come giochi con la palla o sport acquatici che, se praticati in zone non idonee, possono diventare un rischio per la sicurezza o la tranquillità degli altri bagnanti.
Altri divieti riguardano l’uso di droni, spesso vietati per motivi di privacy o per non interferire con eventuali soccorsi in mare. Prelevare sabbia, conchiglie o animali marini è un atto che impoverisce l’ambiente e ne altera gli equilibri. Anche accendere falò o barbecue è spesso proibito, soprattutto per questioni di sicurezza e tutela del paesaggio.