Hanno scoperto “Patrick Stella” di Spongebob | Vive a 5600 metri di profondità: appena scoperta iniziati gli insulti

Illustrazione di una stella marina (Canva FOTO) - marinecue.it
Questa stella è molto particolare perché è simile al personaggio amato dai bambini. E vive a profondità elevate!
Le stelle marine sono tra gli abitanti più riconoscibili e affascinanti dei fondali. La loro forma a cinque braccia, spesso dai colori vivaci, le rende subito distinguibili, quasi simboli del mondo sottomarino.
Appartengono alla grande famiglia degli echinodermi e, a differenza di quanto si possa pensare, non sono pesci. Non hanno sangue né cervello: il loro corpo funziona grazie a un sistema idraulico interno che muove acqua per azionare piccoli pedicelli ambulacrali.
Sono predatrici pazienti, capaci di nutrirsi di molluschi come le cozze aprendo lentamente le valve grazie alla forza delle loro braccia. Possono anche rigenerare arti persi, e in certi casi addirittura ricostruire l’intero corpo a partire da una sola parte.
Presenti in tutti gli oceani, dalle acque tropicali ai mari più freddi, le stelle marine sono indicatori di salute dell’ecosistema. La loro presenza e varietà raccontano molto sullo stato di un ambiente marino.
Un animale incredibile
Ci sono scoperte che fanno sorridere prima ancora di incuriosire, e questa è una di quelle. Durante un’esplorazione al largo di Mar del Plata, in Argentina, è comparsa una stella marina dal profilo talmente particolare da richiamare alla mente un personaggio ben noto dei cartoni animati: Patrick Stella di SpongeBob. Un nomignolo scherzoso, certo, ma dietro la scena simpatica si nascondeva anche un’occasione scientifica non da poco.
L’incontro è avvenuto durante una spedizione che, fin dall’inizio, prometteva di rivelare aspetti inediti della vita negli abissi. E in effetti, tra il tono leggero della battuta e l’interesse per la creatura, il pubblico si è trovato a partecipare a un momento di scienza condivisa, con un pizzico di ironia che ha reso tutto ancora più memorabile.

Una scoperta incredibile
Come riportato da La Stampa, la missione, organizzata dal CONICET argentino insieme allo Schmidt Ocean Institute, ha utilizzato il ROV SuBastian, un veicolo capace di muoversi agilmente a grandi profondità, esplorando il canyon sottomarino di Mar del Plata. In quelle acque scure e pressurizzate, la telecamera ha registrato una ricchezza di forme di vita che ha superato le aspettative: oltre quaranta specie mai osservate prima. Tra queste, spugne carnivore, pesci quasi trasparenti, razze dai colori brillanti e crostacei modellati dalle condizioni estreme del fondale.
La stella marina con un “fondoschiena”, ha finito per diventare un simbolo imprevisto della spedizione, attirando l’attenzione anche di chi magari non si sarebbe interessato a un report scientifico. Una prova di come, a volte, la curiosità nasca da un dettaglio insolito, e di come l’esplorazione degli abissi possa unire rigore scientifico e un pizzico di leggerezza.