ALLARME rosso tonno in scatola | Questa marca ti avvelena ad ogni boccone: stai mangiando solo mercurio

Cosa è emrso

Pericolo tonno in scatola (Canva) - marinecue.it

I controlli effettuati nel tonno in scatola, stanno facendo emergere dati allarmanti per tutti i consumatori.

Molti alimenti, contengono sostanze nocive che possono provocare seri problemi fisici. Componenti che, spesso presenti in cibi industriali o processati, mettono a rischio la salute di chi li consuma regolarmente.

Le sostanze assolutamente malsane, come conservanti, coloranti artificiali, zuccheri raffinati e grassi trans, possono infatti causare infiammazioni, disturbi metabolici, e danneggiare organi vitali, come il fegato e il cuore.

Tanto che, l’assunzione continua di questi elementi, può portare a malattie croniche, come obesità, diabete, e patologie cardiovascolari; compromettendo, insomma, il benessere generale dell’organismo.

Dunque, per tutelare la salute è fondamentale riconoscere e limitare il consumo di tali sostanze, prediligendo alimenti naturali e non processati; così da prevenire effetti negativi al lungo termine, e migliorare la qualità della vita.

Un problema diffuso

Un recente test condotto in Germania, ha evidenziato la presenza di mercurio in tutte le marche di tonno in scatola analizzate; con alcune, a livelli preoccupanti per la salute. Una contaminazione rappresentante un rischio, soprattutto per chi consuma abitualmente quest’alimento; e per categorie vulnerabili, come bambini e donne in gravidanza. Il tonno in scatola è molto diffuso in Italia, per cui i risultati son significativi anche per i consumatori italiani. Il metilmercurio, si accumula nei mari a causa di processi industriali, concentrandosi soprattutto nei pesci predatori come il tonno; potendo, quindi, causare danni al sistema nervoso e ad altri organi.

Come riportato da GreenMe, il test svolto da Öko-Test ha, nello specifico, esaminato 29 prodotti a base di tonnetto striato (Katsuwonus pelamis), specie comunemente usata per il tonno in scatola; analisi effettuata in versione naturale, e per omogeneità di confronto. Stata, quindi, eseguita con metodi certificati, per valutare mercurio totale e metilmercurio. E sebbene tutte le confezioni presentassero tracce di mercurio, la maggior parte è risultata entro limiti di sicurezza (ipotizzando un consumo di una lattina alla settimana, ovviamente). Solo due prodotti tedeschi, son stati declassati per livelli elevati di metilmercurio, potenzialmente rischiosi, in caso appunto, di consumo regolare.

Risultati preoccupanti
Controlli nel tonno in scatola (Canva) – marinecue.it

Implicazioni e raccomandazioni

Anche se nessun campione ha superato i limiti legali, livelli elevati di metilmercurio possono tuttavia rappresentare un pericolo soprattutto per donne incinte e bambini. Le autorità sanitarie, non a caso, monitorano costantemente il problema, sebbene il test sottolinei la necessità di controlli più rigorosi, e di una maggior informazione ai consumatori. Essendo importante, inoltre, variare il consumo di pesce, per evitare accumuli eccessivi di sostanze tossiche, da specie più contaminate.

Il tonnetto striato, specie più piccola e con vita più breve, tende ad accumulare meno mercurio, rispetto ad altri tipi di tonno. Anche se, come riportato da greenme.it, “meno mercurio” non significa assenza totale, come confermato dal test. Pertanto, la raccomandazione è di non abusare del consumo di tonno in scatola, e di mantenere un’alimentazione equilibrata e diversificata, riducendo così i rischi legati al mercurio nei cibi.