Stelle Marine, è allarme epidemia | Inspiegabile quello che sta accadendo: si sciolgono come la neve

Illustrazione di un pericolo (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di un pericolo (Canva FOTO) - marinecue.it

Questo problema è strettamente legato e collegato alle stelle marine. Purtroppo si tratta di una vera e propria epidemia.

Le epidemie che nascono o si diffondono nel mondo marino sono un fenomeno spesso invisibile, ma con conseguenze profonde. Possono colpire pesci, mammiferi marini, coralli e perfino alghe, alterando interi ecosistemi.

Molte di queste malattie sono causate da virus, batteri o funghi che trovano nell’acqua un ambiente perfetto per propagarsi. Il cambiamento climatico, con il riscaldamento e l’acidificazione dei mari, può favorire la loro diffusione.

Gli effetti non restano confinati sott’acqua: pescatori, comunità costiere e industrie alimentari ne subiscono l’impatto, tra cali nelle catture e rischi per la salute umana. Alcuni agenti patogeni, infatti, possono arrivare fino alle tavole.

Studiare e monitorare queste epidemie è cruciale, non solo per proteggere la biodiversità marina, ma anche per mantenere l’equilibrio tra uomo e oceano. Un equilibrio fragile, che un microrganismo può spezzare in silenzio.

Una situazione particolare

Per anni, la scena lungo molte coste è stata la stessa: milioni di stelle marine ridotte a frammenti, come se il mare avesse deciso di cancellarle in silenzio. Il mistero, come riportato da La Stampa, ha a lungo inquietato i ricercatori, che cercavano un colpevole tra virus sconosciuti, cambiamenti ambientali e altre minacce invisibili. Oggi quel colpevole ha un nome preciso: Vibrio pectenicida, un batterio che ha scatenato una delle epidemie marine più devastanti mai osservate.

La malattia è tristemente nota come Sea Star Wasting Disease. Colpisce in modo rapido e implacabile: prima compaiono minuscole lesioni sulla pelle, poi i tessuti iniziano a disgregarsi e in meno di due settimane l’animale perde le braccia, finendo per cedere del tutto. Una scena difficile da dimenticare per chi l’ha vista accadere.

Illustrazione di alcune stelle marine (Pixabay Foto) - www.marinecue.it
Illustrazione di alcune stelle marine (Pixabay Foto) – www.marinecue.it

Cosa succederà ora?

Come riportato da La Stampa, tra le vittime più colpite c’è la stella girasole (Pycnopodia helianthoides), un predatore fondamentale per l’equilibrio dei fondali. In alcune zone, il suo declino ha superato il 90%, con ripercussioni profonde sugli ecosistemi locali. La portata dell’epidemia è enorme: si stima che circa sei miliardi di esemplari siano scomparsi in pochi anni, una cifra che restituisce la gravità di quanto accaduto.

La conferma è arrivata dopo quattro anni di ricerche condotte dall’Hakai Institute e dall’Università della British Columbia. Un lavoro paziente, fatto di campionamenti, analisi e verifiche, che ha permesso di spazzare via altre ipotesi e puntare il dito contro il Vibrio pectenicida. Un tassello fondamentale, perché capire l’origine del problema è l’unico passo possibile verso una soluzione concreta.