Ti piacciono i fondali sabbiosi? Il pericolo è ad ogni passo | Se calpesti questo esserino sei finito: il suo veleno è potentissimo

Camminare nel fondale sabbioso (Canva) - marinecue.it
Se ti piace camminare dentro l’acqua del mare, sappi che ciò il quale rischi è, minimo, un letto d’ospedale.
Esporsi al sole è importante per la salute, poiché stimola la produzione di vitamina D; migliora l’umore; e rafforza il sistema immunitario. Ciò nonostante, quando l’esposizione è prolungata, o avviene senza le dovute precauzioni, può comportare diversi rischi per l’organismo.
Uno dei pericoli più immediati è l’eritema solare, ovvero una scottatura che causa arrossamento, bruciore, e nei casi più gravi, anche vesciche. E questo accade perché i raggi UV danneggiano le cellule della pelle.
Con il tempo, inoltre, l’esposizione eccessiva può accelerare l’invecchiamento cutaneo, provocando macchie, rughe, e perdita di elasticità. Nondimeno, aumentando il rischio di sviluppare tumori della pelle, come il melanoma, il più aggressivo fra quelli cutanei.
Infine, un colpo di sole può causare mal di testa, nausea, febbre, e persino svenimenti. Per questo motivo è a maggior ragione essenziale, proteggere la pelle con creme solari adeguate, evitare le ore più calde, e idratarsi costantemente.
Il pericolo nascosto nei fondali
Durante una giornata al mare, anche un semplice bagno può nascondere insidie impreviste. Infatti, fra gli animali marini più pericolosi che potremmo incontrare nelle nostre acque, la tracina rappresenta una minaccia concreta, soprattutto per chi cammina a piedi nudi sulla sabbia, o in prossimità di fondali bassi. Già, perché nonostante le sue piccole dimensioni, questo pesce riesce in realtà a mimetizzarsi perfettamente sul fondo, diventando quasi invisibile all’occhio umano.
Le tracine, in particolare la specie vipera (“Trachinus vipera”), son nello specifico dotate proprio di spine velenose, situate sul dorso e sulle branchie. E quando vengono calpestate accidentalmente, iniettano un veleno estremamente doloroso, che si diffonde rapidamente nella zona colpita. Il dolore iniziale, può esser molto intenso, e irradiarsi all’intero arto; seguito poi da arrossamento, gonfiore, e difficoltà nei movimenti.

Conseguenze e sintomi da non sottovalutare
Il veleno della tracina, ha effetti neurotossici e chemotossici. E oltre al dolore acuto, le punture possono appunto causare sintomi sistemici, come nausea, vomito, febbre; e in rari casi, necrosi del tessuto colpito. I sintomi durano, in genere, alcuni giorni, ma nei soggetti più sensibili, protrarsi anche per una settimana o più.
Secondo fanpage.it, per evitare quindi brutte sorprese è fondamentale indossare calzature da scoglio o da mare; prestare attenzione quando si cammina in acque poco profonde; e non toccare mai animali che non si conoscono. Il tutto, poiché la conoscenza e il rispetto dell’ambiente marino, restano le armi migliori per proteggersi.