Questa creatura marina è bellissima ma PERICOLOSISSIMA: te la ritrovi ovunque | Spiagge evacuate, è invasione

Illustrazione di un pericolo (Canva FOTO) - marinecue.it
Questa creatura è molto affascinante, ma in certe situazioni potrebbe creare un po’ di problemi. meglio prestare attenzione!
Le meduse sono tra le creature più antiche del pianeta. Esistono da centinaia di milioni di anni, ben prima dei dinosauri, eppure sembrano arrivate dal futuro… o da un sogno.
Non hanno cervello, né cuore, né ossa. Solo un corpo gelatinoso che pulsa lentamente nell’acqua. Eppure si orientano, cacciano e si riproducono con una semplicità disarmante.
Alcune sono grandi quanto una moneta, altre superano il metro di diametro. Possono essere trasparenti, fluorescenti, dai colori accesi. Ma attenzione: molte hanno tentacoli urticanti, anche pericolosi.
Nonostante tutto, restano affascinanti. Ogni estate tornano nei nostri mari, e ogni volta sembrano nuove. Belle, misteriose… e da rispettare. Soprattutto quelle pericolose.
Una situazione particolare
Succede ogni estate: c’è chi teme le meduse, chi i ricci, chi le onde troppo alte. Ma stavolta, in Francia, come riportato da Euronews, è spuntata una creatura marina che ha costretto interi tratti di costa a fermarsi. A lanciare l’allerta sono state le autorità locali, in particolare la Comunità Autonoma dei Paesi Baschi, che intorno al 25 luglio ha disposto i divieti in attesa di valutazioni più approfondite.
Non si trattava di panico esagerato: la caravella portoghese, infatti, è ben più che una semplice “medusa”. In realtà è un sifonoforo, cioè una colonia di polipi che si comportano come un unico organismo. Secondo Euronews e Fanpage.it, questa creatura possiede un corpo galleggiante violaceo, simile a una piccola vela, e lunghi tentacoli capaci di raggiungere lunghezze impressionanti.

Un pericolo insidioso
Come riportato da Euronews, il veleno contenuto nei suoi tentacoli può causare forti dolori, simili a scosse elettriche, ma anche ustioni cutanee, arrossamenti e, nei casi peggiori, shock anafilattico. Il problema è che anche una carcassa spiaggiata, ormai priva di vita, può essere ancora pericolosa. Le cellule urticanti, chiamate nematocisti, restano attive anche molte ore dopo la morte dell’animale.
Basta un contatto, anche accidentale, per scatenare la reazione. Una semplice passeggiata in riva al mare può diventare un ricordo poco piacevole, se si incappa in uno di questi “fantasmi” galleggianti. Fortunatamente, dopo i controlli, le spiagge sono state riaperte, ma resta alta l’attenzione. Le autorità francesi continuano a invitare residenti e turisti a segnalare eventuali avvistamenti e soprattutto a non toccare questi organismi, neanche con bastoni o palette. Ed è meglio conoscere queste informazioni, nel caso venissero avvistate anche in Italia.