La pianta delle spiagge che salva la vita a tutti | Questo giglio non va mai rimosso: combatte il mare che mangia la costa

Non lasciamolo perdersi

Un fiore che salva il mare (Canva) - marinecue.it

Una vera forza della natura è rappresentata da questo fiore. Il quale salva noi, e in particolar modo, il mare.

Il mare è una risorsa vitale per l’equilibrio del nostro ecosistema, poiché regola il clima, produce ossigeno, e ospita una straordinaria biodiversità. Sebbene, purtroppo, le attività umane stiano mettendo a rischio la salute degli oceani, con conseguenze potenzialmente devastanti per l’intero pianeta.

Ogni anno, milioni di tonnellate di plastica e rifiuti chimici, finiscono in mare, compromettendo la vita marina, e alterando i delicati equilibri naturali. Motivo per cui, pesci, tartarughe e uccelli marini, muoiono a causa dell’ingestione di plastica, o proprio dell’inquinamento tossico.

La salvaguardia del mare, quindi, richiede azioni concrete: come il ridurre l’uso della plastica monouso; il migliorare la gestione dei rifiuti; il sostenere la pesca sostenibile; e il rafforzare la tutela delle aree marine protette.

Così che ogni gesto, anche piccolo, possa contribuire a proteggere quest’immenso patrimonio blu. E solo attraverso l’impegno collettivo, garantirci un futuro in cui il mare continui a vivere e a farci vivere.

Un gioiello fra le dune

Il giglio di mare, o “Pancratium maritimum”, è un fiore straordinario che cresce spontaneamente lungo i litorali sabbiosi del Mediterraneo. Le sue forme eteree, e il candore dei suoi petali, lo rendono infatti un incanto, per chi ha la fortuna di scorgerlo durante una passeggiata sulla spiaggia. Un fiore che, all’apparenza fragile, è in realtà un simbolo di forza, dal momento che le sue radici si ancorano saldamente alla sabbia, per resistere al vento e all’ambiente ostile delle coste.

Il nome greco “pankrátion”, nello specifico significa proprio “tutta forza”, racchiudendo appunto il mistero della sua resistenza. Non crescendo, però, solo in Sicilia, ma anche sulle sponde del Mar Nero, dalla Georgia alla Turchia. Distinguendosi per la sua capacità di adattarsi ai suoli salini, e per il profumo delicato che, la sera in particolar modo, si intensifica e ricorda quello del gelsomino. Nondimeno, i suoi fiori bianchi a forma di stella, sbocciando fra luglio e ottobre, donano un’esplosione di eleganza.

Una forza della natura
Il giglio di mare (Canva) – marinecue.it

Un ecosistema da proteggere

Il giglio di mare, svolge comunque un ruolo essenziale, negli ecosistemi costieri. E le sue radici, contribuiscono alla stabilità delle dune, contrastandone l’erosione. Inoltre, attira falene della famiglia Sphingidae, le quali favoriscono l’impollinazione incrociata, fondamentale per la biodiversità locale. I semi, impermeabili e leggeri, si diffondono quindi via vento o mare, contribuendo alla sua sopravvivenza in nuove aree sabbiose.

Il fiore è celebrato anche nella cosmetica, grazie al suo profumo marino; e nella mitologia greca, che ne narra un’origine del tutto divina. Il suo habitat, invece, è minacciato dallo sfruttamento costiero, motivo per cui ne è vietata la raccolta. Tanto che, come riporta balarm.it, il giglio di mare è una meraviglia botanica da osservare e proteggere, un piccolo miracolo che impreziosisce le nostre spiagge.