Barche a motore, arriva lo STOP all’ingresso nelle grotte | Bisogna preservare il patrimonio dai cafoni

Evitiamo questo pericolo

Stop alle barche a motore (Canva) - marinecue.it

Se pensi di andare su una barca a motore, sappi che potrai visitare solo qualche posto, non tutti quelli disponibili.

Immergersi sott’acqua è una delle esperienze più affascinanti che si possano vivere, con cui si ha la possibilità di esplorare ambienti marini ricchi di vita e colori. Anche se, come ogni attività che coinvolge il corpo umano in condizioni estreme, anche l’immersione richiede attenzione, preparazione e consapevolezza dei propri limiti.

La profondità massima consigliata per un subacqueo ricreativo ben addestrato, è generalmente di 40 metri. Oltre questa soglia, i rischi aumentano invece sensibilmente, soprattutto per via della pressione crescente e dell’assorbimento di azoto, il quale può causare la cosiddetta “narcosi da azoto”. Essendo proprio questo il motivo per cui l’addestramento e il rispetto dei protocolli, è fondamentale.

Anche la durata dell’immersione, dev’esser attentamente calcolata, tenendo conto dei tempi di risalita, e delle soste di decompressione, necessarie a evitare incidenti come l’embolia gassosa. Gli strumenti moderni, comunque, aiutano a monitorare siffatti parametri, in tempo reale.

Ma con la giusta formazione e attrezzatura, in ogni caso, è possibile vivere immersioni sicure e spettacolari. Sebbene il mare, per quanto meraviglioso, non vada mai sottovalutato.

Tutela delle grotte marine eoliane

Le isole Eolie, avviano un nuovo piano di protezione delle grotte marine, cominciando dalla famosa “Bue Marino” di Filicudi; proseguendo, poi, con la Grotta del Cavallo, a Vulcano. Aree, queste, un tempo accessibili ai natanti, ma che vengono ora interdette alla navigazione attraverso un moderno sistema di cavi e boette eco-sostenibili. Iniziativa che nasce dalla necessità di preservare questi luoghi dal turismo di massa, in particolare dai vaporetti colmi di visitatori, i quali inficiano l’equilibrio naturale.

Come riportato da messina.gds.it, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, guidato dal tenente di vascello Fabio Cicero, ha quindi lanciato l’iniziativa per evitare “l’assalto selvaggio” alle coste. Come anche a Panarea, nella baia di Calajunco, e a Leni, vicino alla spiaggia di Rinella, state appunto attivate restrizioni per mettere in sicurezza zone fragili, specialmente quelle nei pressi di porti e approdi turistici.

Un tesoro inestimabile
Cavità rocciose da tutelare (Canva) – marinecue.it

Un progetto condiviso e sostenuto

Il piano ha trovato il sostegno di Monica Blasi, fondatrice della “Filicudi Wildlife Conservation”, che da anni si occupa del soccorso alle tartarughe marine. Il cui obiettivo è quello di restituire tranquillità all’ambiente marino eoliano, troppo spesso compromesso da attività umane invasive. L’auspicio è che le grotte, tornate silenziose, possano nuovamente accogliere specie animali un tempo presenti.

Le grotte marine, di fondo, son un habitat prezioso non solo per la Foca Monaca Mediterranea, oggi scomparsa dalla zona, ma anche per il Rondone Pallido, un uccello migratore raro, che nidifica nelle cavità rocciose. Quindi, proteggere questi ambienti significa custodire un tipo di biodiversità unica.