Scoperta sensazionale fatta per caso | Grazie al volo di un drone hanno individuato il paradiso delle tartarughe: sono quasi 50.000

Scoperta davvero importante

Scoperta di un drone (Canva) - marinecue.it

Grazie a un drone, fatto volare in un determinato sito, si è scoperto un nido di tartarughe giganti, che vivono come una famiglia.

Gli animali rappresentano una delle espressioni più straordinarie della biodiversità della Terra. Manifestandosi, la loro bellezza, in forme, colori e comportamenti unici che affascinano e ispirano l’uomo, da sempre.

Oltre all’aspetto estetico, gli animali svolgono un ruolo fondamentale proprio negli ecosistemi. Contribuendo a mantenere l’equilibrio naturale; a controllare popolazioni di altre specie; e a favorire la fertilità del suolo, la dispersione dei semi, e la pulizia degli habitat.

La loro presenza, quindi, è indispensabile per la salute del pianeta, poiché ogni specie partecipa a una rete complessa d’interazioni, che sostiene la vita. Non a caso, la perdita anche di un solo animale, può compromettere catene alimentari, e cicli ecologici.

Motivo per cui, proteggere gli animali significa dunque tutelare la natura stessa, garantendo un futuro sostenibile per tutte le forme di vita, compresa la nostra. Facendo sì che la loro bellezza non sia solo da ammirare, ma anche da salvaguardare.

Uno straordinario raduno

Nel cuore dell’Amazzonia, lungo il fiume Guaporé, al confine fra Brasile e Bolivia, migliaia di tartarughe giganti del Rio delle Amazzoni, si riuniscono ogni anno per nidificare. Configurandosi, questo fenomeno, come il più grande sito riproduttivo conosciuto, per questa specie minacciata. Naturalmente, contare con precisione questi animali è una sfida cruciale, per i ricercatori impegnati nella loro tutela, poiché la sopravvivenza degli stessi, dipende anche dalla conoscenza accurata delle dimensioni della popolazione.

I metodi tradizionali di osservazione, hanno mostrato risultati, comunque, molto divergenti. Infatti, le circa 16 mila tartarughe osservate sul campo, son molte di meno, rispetto alle quasi 79 mila rilevate tramite immagini aeree. Una discrepanza che complica, quindi, gli sforzi di conservazione, soprattutto perché la specie è a rischio per il bracconaggio. Tanto che, come sottolinea Ismael Brack, ricercatore presso l’Università della Florida, un conteggio preciso è indispensabile, proprio per valutare l’efficacia delle misure di protezione.

Dove nidificano
Un sito di tartarughe (Canva) – marinecue.it

Tecnologia avanzata, al servizio della conservazione

In collaborazione con la “Wildlife Conservation Society“, il team ha dunque usato droni per scattare migliaia di fotografie; oltre che adottato una tecnica innovativa, come il marcare i gusci di oltre mille tartarughe con vernice bianca. Così da sviluppare modelli statistici più accurati, tenendo conto del comportamento e dei movimenti degli animali. Sebbene solo il 35% delle tartarughe, fosse presente durante i voli; mentre alcune apparivano più volte nelle immagini.

La ricerca, pubblicata sul “Journal of Applied Ecology”, ha stimato una popolazione di circa 41 mila tartarughe, confermando il sito come il più grande al mondo. E come evidenziato da tomshw.it, il metodo potrebbe esser applicato anche ad altre specie: dai grandi mammiferi ai rettili, migliorando perciò il monitoraggio e la gestione della fauna selvatica, in Sud America e oltre.