ALLERTA SQUALI, ora non si sta in pace nemmeno a riva | Estate da dimenticare: stanno aumentando gli attacchi

Pericolo anche a riva (Canva) - marinecue.it
Da sempre, gli squali rientrano fra le maggiori paure, soprattutto in estate. Infatti, d’ora in poi non si starà tranquilli nemmeno a riva.
Quando si pensa agli animali più pericolosi del mondo, l’immaginazione corre subito a leoni, squali o serpenti velenosi. Ma in realtà, le creature più letali non sempre son le più grandi o appariscenti, così che il vero pericolo risieda proprio nelle loro dimensioni ridotte, e nella capacità di trasmettere malattie.
Infatti, al primo posto fra gli animali più pericolosi c’è la zanzara, responsabile (ogni anno) di milioni di morti a causa della trasmissione di malattie come malaria, dengue e febbre gialla. Un piccolo insetto, perciò, il quale può tuttavia risultare molto più minaccioso di un predatore di grandi dimensioni.
Anche serpenti, meduse, coccodrilli e alcuni tipi di ragni, si configurano come un rischio elevato per l’uomo; soprattutto in determinate aree geografiche. Non a caso, il loro veleno, la forza fisica, o la velocità d’attacco, possono rivelarsi letali in pochi istanti.
Pertanto, conoscere questi animali e il contesto in cui vivono, è fondamentale, esattamente per proteggersi durante viaggi o soggiorni in zone ad alto rischio.
Il fascino e la paura
Ogni estate, porta con sé una dose di miti, leggende e inquietudini legate al mare. E fra questi, ovviamente, la figura dello squalo occupa da sempre un posto di rilievo, nell’immaginario collettivo; alimentata da film cult come “Lo squalo” di Spielberg, o da canzoncine virali come “Baby Shark”. Il 14 luglio, Giornata mondiale dedicata esattamente a questi animali, riporta puntualmente in auge, notizie, allarmi e, talvolta, persino fake news su incontri ravvicinati. La recente disavventura della giornalista Eleonora Boi, morsa da uno squalo a Isla Verde, Porto Rico, ha difatti riacceso il dibattito. Sia lei che il bambino che porta in grembo, per fortuna stanno bene, ma l’episodio ha scosso notevolmente l’opinione pubblica.
Gli avvistamenti di squali, non son comunque limitati ai tropici. A Long Island, negli Stati Uniti, i bagnini hanno appunto – di recente – fatto evacuare una spiaggia, dopo che alcuni esemplari son stati avvistati vicino alla riva. Un videomaker è riuscito a immortalarli con un drone, mostrando esemplari di dimensioni impressionanti, più lunghi delle canoe presenti in acqua. Mentre le immagini hanno fatto il giro del web, aumentando la paura, ma anche la curiosità verso queste creature.

Anche il Mediterraneo, ha i suoi predatori
Contrariamente a quanto si creda, anche il Mediterraneo ospita diverse specie di squalo. Infatti, si contano almeno cinquanta specie, fra cui la verdesca. Oltre che avvistamenti recenti, son avvenuti vicino alle coste del Lazio, della Basilicata, della Puglia e del Veneto. E da un esemplare a Metaponto, che ha nuotato accanto a un’imbarcazione; fino a uno squalo elefante avvistato a Gallipoli, durante una regata, questi son episodi che, secondo liberoquotidiano.it, non son poi così rari come si tende a pensare.
In Italia, gli attacchi di squalo all’uomo, son sì rari; e negli ultimi 125 anni, se ne son contati solo una quarantina. E sebbene il timore persista, poiché alimentato da stereotipi e film hollywoodiani, la verità è che poche specie son effettivamente pericolose. Non a caso, molti squali si nutrono di crostacei o plancton, come le balene, e alcuni non hanno nemmeno i famigerati denti aguzzi. Per questo motivo, riconoscere la natura reale di questi animali, non solo aiuta a ridimensionare la paura, bensì anche a mantenere il giusto rispetto per il mare e i suoi abitanti.