Hanno scoperto una città sommersa più antica delle Piramidi d’Egitto | Per i ricercatori è lei l’Atlantide perduta

Hanno scoperto una città sommersa più antica delle Piramidi d’Egitto | Per i ricercatori è lei l’Atlantide perduta

Una città nel mare (YouTube/Ancient Architects) - www.marinecue.it

Rovine sommerse misteriose, più antiche delle piramidi, mettono in discussione le certezze della scienza: ecco la città perduta. 

Gli abissi oceanici serbano ancora segreti capaci di mettere in discussione le certezze scientifiche e di alimentare l’immaginario collettivo.

Storie come quella di Atlantide, narrata da Platone e spesso considerata un mito, ritornano periodicamente alla ribalta quando nuove scoperte emergono dai fondali marini.

In particolare, i resti di antiche costruzioni che giacciono a centinaia o migliaia di metri sotto il livello del mare rappresentano una delle sfide più affascinanti per archeologi, geologi e studiosi delle origini della civiltà umana.

Esplorare questi siti implica rimettere in discussione molte delle convinzioni storiche consolidate, ma anche confrontarsi con i limiti delle attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche.

La città sommersa

Come riportato anche da The Sun, al largo delle coste cubane, nella penisola di Guanahacabibes, una misteriosa “città perduta” si trova a circa 600 metri di profondità, immersa nell’oscurità e nelle acque fredde dell’oceano. La scoperta, avvenuta più di vent’anni fa grazie ai sonar di una spedizione guidata dagli ingegneri marini Paulina Zelitsky e Paul Weinzweig, ha continuato negli anni a destare stupore e interrogativi nella comunità scientifica.

Le immagini sonar hanno rivelato enormi strutture in pietra apparentemente disposte secondo schemi precisi: tra queste, presunte piramidi, blocchi di pietra sovrapposti fino a tre metri di altezza e forme circolari che ricordano la disposizione di una vasta area urbana sommersa. Secondo il team canadese che ha effettuato la scoperta, questi resti potrebbero avere più di 6. 000 anni, il che li renderebbe più antichi delle piramidi d’Egitto!

Guanahacabibes Cuba
L’area di interesse (commons wikimedia.org/Lyndon B. Johnson Space Center) – www.marinecue.it

Natura o artificio?

Nonostante l’interesse suscitato, nessuna spedizione scientifica di rilievo è stata in grado di proseguire con indagini approfondite, a causa della difficoltà di operare a tali profondità e della complessità nell’ottenere permessi. Mentre sui social media proliferano teorie che identificano questi resti come la leggendaria Atlantide, gli scienziati invitano alla cautela. La Zelitsky stessa, evidenzia la fonte, già nel 2001, aveva sottolineato l’importanza di non trarre conclusioni affrettate.

Secondo il geologo cubano Manuel Iturralde-Vinent, la profondità a cui si trovano le strutture è talmente elevata che, per raggiungere tale livello, il fondale avrebbe dovuto sprofondare in un periodo di tempo molto più lungo di quello noto per lo sviluppo delle prime civiltà avanzate. Altri studiosi, come Michael Faught della Florida State University, pur riconoscendo l’eccezionalità della scoperta, sottolineano quanto sia improbabile che una società così antica avesse già raggiunto livelli costruttivi tanto complessi. Pertanto, la natura delle strutture rimane controversa: alcuni ritengono che possano trattarsi di formazioni rocciose naturali, altri insistono sulle caratteristiche di simmetria e ripetitività caratteristiche delle opere artificiali.