L’ombrellone in spiaggia quest’anno costa caro | 3098 euro di multa e te ne vai sei mesi in galera

Rischi in spiaggia

Rischi in spiaggia (Canva-Depositphotos foto) - www.marinecue.it

Si rischia addirittura la reclusione in carcere. Basta una sciocca svista sulla spiaggia: le autorità ormai non transigono più

L‘Estate è ormai entrata nel suo vivo. Ciò significa esodi da ogni parte d’Italia per raggiungere le località balneari più in voga dello Stivale. Dalla Riviera Ligure alla Romagna, passando per il Gargano, fino a raggiungere la Costiera Amalfitana e non solo.

Un’intera nazione, o quasi, alla volta delle spiagge, con le città dell’entroterra che si svuotano e le mete costiere che quasi esplodono per via dell’incredibile overtourism che si trovano costrette ad accogliere.

Come ogni altro ambito della vita quotidiana, anche usufruire dei servizi balneari correlati all’esperienza in spiaggia ha subito un aumento particolarmente limitante nel corso delle ultime annate.

Non è un caso che il numero delle famiglie o anche dei singoli bagnanti che preferiscono optare per le spiagge libere, invece dei più attrezzati, ma anche salatamente più cari stabilimenti balneari, sia in crescita di stagione in stagione.

I limiti della Legge

In molti si interrogano sulla possibilità, usufruendo di una spiaggia pubblica, di poter piantare il proprio ombrellone in una posizione comoda, magari a ridosso della riva, lasciandolo nello stesso punto anche al calare della sera, ossia al momento di lasciare la spiaggia, salvo tornarvi il giorno dopo. Un escamotage per continuare a riservarsi il piazzamento più comodo, pur non fruendo fisicamente dell’ombrellone; una prenotazione vera e propria, che però non figura su alcun registro.

Per comprendere fino in fondo quanto effettivamente tale pratica sia lecita, è significativo evidenziare come la spiaggia figuri come un bene appartenente al demanio pubblico, impossibile per i cittadini da “occupare” attraverso sistemi che dovrebbero figurare come una prenotazione del proprio posto, come il posizionamento di sedie o, per l’appunto, ombrelloni. Le regole vigenti nell’ambito del demanio pubblico marittimo, infatti, hanno la necessità di assicurare a qualsiasi cittadino il libero accesso alla spiaggia, in modo totalmente equo, a patto che le modalità non vadano ad intaccare i diritti e le libertà altrui.

Ombrellone in spiaggia
Ombrellone in spiaggia (Depositphotos foto) – www.marinecue.it

Conseguenze pesantissime

Per gli occupanti abusivi della spiaggia sono previste sanzioni amministrative, o addirittura denunce penali, a seguito della gravità del fatto commesso. L’articolo 1161 del Codice della Navigazione, ad esempio, dispone la possibilità di comminazione di un’ammenda pecuniaria fino a 516 euro, affiancata dalla sanzione accessoria costituita dall’arresto fino a 6 mesi, mentre l’articolo 1164 indica fino ad un massimo di 3.098 euro di sanzione in caso di inosservanza delle norme, tenendo conto di come gli oggetti lasciati sulla spiaggia per “impegnare” il proprio posto possono anche essere soggetti a sequestro da parte delle autorità locali.

Per chi volesse saperlo, il discorso cambia drasticamente attenzionando le spiagge in concessione a stabilimenti balneari, in merito alle quali l’accesso e le regole connesse vengono disposte niente di meno che dal gestore, ovviamente in uniformità con i limiti della Legge; ciò significa che se qualcuno dimostra di pagare la tariffa corrispondente a lettino, ombrellone e ulteriori servizi ha possibilità di allontanarsi per tornare nel posto prenotato fino a quando la cifra saldata sarà in grado di garantire. Lo scrive Brocardi.it.