Artico, allarme rosso temperature | Manco in inverno si può star tranquilli: non nevica più nemmeno qui

Illustrazione delle temperature alte (Canva FOTO) - marinecue.it
La situazione è davvero critica, con le temperature che stanno aumentando e alcuni fenomeni, come la neve, stanno sparendo.
Le alte temperature non sono solo fastidiose: possono diventare un pericolo concreto per la salute. Quando il termometro sale troppo, il corpo fatica a mantenere la sua temperatura interna stabile. E questo, soprattutto in soggetti fragili, può portare a conseguenze gravi.
Il caldo estremo può causare colpi di calore, disidratazione, abbassamenti di pressione e affaticamento. Gli organi interni, in particolare cuore e reni, sono i primi a risentirne.
Bambini, anziani e persone con malattie croniche sono i più esposti. Ma anche chi è in buona salute può avere problemi, se non si idrata a sufficienza o resta troppo tempo sotto il sole. L’impatto del caldo, inoltre, si amplifica in città, a causa dell’asfalto, dello smog e della mancanza di verde.
Per difendersi bastano piccoli accorgimenti: bere spesso, evitare le ore più calde, indossare abiti leggeri, rinfrescare gli ambienti. Perché il caldo non va sottovalutato.
Dove l’inverno sembra sparito
Ci sono luoghi sulla Terra dove l’inverno dovrebbe essere una certezza. Neve alta, ghiaccio ovunque, temperature sotto zero per settimane intere. E invece, in certi angoli dell’Artico, l’inverno 2025 ha preso un’altra piega. Invece del classico manto bianco, si è visto… fango. Pozze d’acqua. Persino pioggia.
È quello che è successo alle isole Svalbard, arcipelago norvegese a due passi dal Polo Nord. Come riportato da Il Messaggero, qui anche nei mesi più freddi, la neve fresca è diventata merce rara. In certi momenti sembrava davvero di trovarsi in un paesaggio fuori stagione, quasi primaverile.

Una situazione critica
Come riportato da Il Messaggero, durante una spedizione condotta lo scorso febbraio dal ricercatore James Bradley dell’University College London, gli scienziati hanno potuto raccogliere neve fresca una sola volta in due settimane. Tutto il resto? Solo pioggia e umidità ovunque. Un’anomalia climatica che ha dell’incredibile, se si pensa che parliamo di pieno inverno polare. E’ una situazione del tutto anormale, quasi impossibile da credere.
Il riscaldamento dell’Artico, spiegano i ricercatori, viaggia a un ritmo tra le sei e le sette volte superiore alla media globale. E senza più il bianco della neve a riflettere la luce solare, il calore si accumula ancora più velocemente. Una sorta di corto circuito climatico, innescato da una catena di squilibri che non riguarda più solo le regioni polari, ma tocca l’equilibrio del pianeta intero.