Nessuno riesce a credere ai propri occhi | Scienziati italiani fanno una scoperta sensazionale: sta per nascere un nuovo Oceano

Nuovo Oceano sulla Terra? Ecco dove e quando (DepositPhotos) - MarineCUE
C’è un nuovo fenomeno che potrebbe accadere a breve e potrebbe prendere tutti alla sprovvista: la scoperta di un nuovo oceano
Da tempo il volto della Terra sta cambiando. Negli ultimi decenni, il nostro pianeta ha mostrato segni evidenti di trasformazione. I cambiamenti climatici, l’aumento delle temperature globali, lo scioglimento dei ghiacci e il rialzo del livello del mare sono fenomeni ormai sotto gli occhi di tutti.
Ma non è solo il clima a mutare. Anche la geologia della Terra inesorabilmente si sta modificando. In profondità, i movimenti tettonici continuano a modellare il volto del pianeta, aprendo fratture, spostando continenti e dando vita a nuovi paesaggi. In questo scenario in continua evoluzione, una scoperta recente ha lasciato la comunità scientifica e l’opinione pubblica senza parole.
Quale? Ebbene, potrebbe nascere un nuovo Oceano, in un luogo non molto distante dalla penisola italiana. Si tratta di una scoperta strepitosa che ha lasciato gli esperti a bocca aperta.
Ecco tutti i dettagli su questo sensazionale risultato e su ciò che c’è da sapere a questo proposito.
Nuovo Oceano, ecco dove nascerebbe e dove si trova
La nascita di un nuovo Oceano non è visibile in una scala di tempo umana, ma l’osservazione e lo studio delle rocce, dei sedimenti e dei movimenti della crosta terrestre permettono di prevedere ciò che sta avvenendo sotto la superficie.
Ma dove nascerebbe il nuovo Oceano? Ebbene, secondo una ricerca fatta in collaborazione tra le università italiane di Pavia, Perugia e Firenze, in sinergia con il Servizio Geologico Saudita, riportata anche dal sito web ilmessaggero.it, il nuovo Oceano dovrebbe nascere nel Mar Rosso.

I dettagli della ricerca
I ricercatori hanno lavorato a lungo per realizzare un’indagine dettagliata. Nella fattispecie, si sono focalizzati sull’analisi di antiche formazioni magmatiche, come gabbri e dicchi basaltici, localizzate nel sud dell’Arabia Saudita, nella regione di Tihama Asir. Questi materiali risalgono a circa 25 milioni di anni fa e raccontano la storia delle fasi primordiali dell’apertura del Mar Rosso, considerato come l’Oceano “più giovane” presente sulla Terra.
I risultati dello studio rivelano che il magma ha origine nella fusione parziale dello strato più profondo del mantello terrestre, noto come astenosfera, e ha attraversato la crosta terrestre risalendo verso la superficie. Contrariamente a quanto si credeva in precedenza, il magma può non solo favorire ma anche rallentare la formazione di un oceano, ispessendo temporaneamente la crosta continentale. Questo dimostra che la genesi di un oceano è un processo molto più complesso e meno lineare di quanto immaginato.