Granchio Blu, pensavano che il problema potesse essere risolto | Si continua a pescare in gran quantità: non c’è più nulla da fare

Illustrazione di granchi blu (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di granchi blu (Canva FOTO) - marinecue.it

La situazione è insostenibile, e non può essere risolto come immaginato. Continua la pesca, e continua anche questo annoso problema.

Il granchio blu, con il suo carapace cangiante e le chele affilate, è una specie affascinante sotto il profilo biologico. Originario della costa atlantica americana, è abile nuotatore grazie alle zampe posteriori appiattite, simili a palette.

La sua biologia è adattabile: sopravvive in acque salmastre, dolci e marine, e tollera ampie variazioni di temperatura. Questo lo rende un colonizzatore perfetto, capace di espandersi rapidamente in nuovi ambienti.

È onnivoro e opportunista: si nutre di molluschi, pesci, piante acquatiche e perfino carogne. Questa dieta varia gli permette di inserirsi in molte catene alimentari, spesso con effetti destabilizzanti per gli equilibri locali.

Riproduzione? Veloce ed efficiente. Le femmine possono produrre milioni di uova in una sola stagione. E se trova condizioni favorevoli, il granchio blu si diffonde con sorprendente rapidità, diventando spesso una specie invasiva.

Un mare che sorprende…

Di solito si pensa al mare come a un ambiente che cambia piano piano, con i suoi cicli naturali, le stagioni e le correnti. Ma ci sono giornate che rompono ogni schema. Come quando, all’improvviso, la routine della pesca quotidiana viene sconvolta da una quantità impressionante di granchi blu. Una di quelle situazioni in cui anche i più esperti si guardano tra loro chiedendosi: “Ma da dove sono usciti tutti questi?”.

In otto ore, come riportato da Il Gazzettino, l’equivalente di un turno di lavoro normale, le reti si sono riempite fino all’orlo. Letteralmente. Quintali e quintali di crostacei che sembravano usciti da una colonia aliena. Alcuni parlano di spettacolo impressionante, altri di preoccupazione vera e propria. 

Illustrazione di un esemplare di granchio blu (Canva FOTO) - marinecue.it
Illustrazione di un esemplare di granchio blu (Canva FOTO) – marinecue.it

Una situazione particolare

Secondo quanto riportato dal Gazzettino, in un solo giorno sono stati pescati circa 300 quintali di granchi blu nel tratto di mare del Delta del Po, in provincia di Rovigo. Una cifra fuori scala, che ha mandato in tilt la filiera locale: 60 quintali sono stati recuperati per il consumo, ma il resto è stato scartato o smaltito per mancanza di spazio o perché ormai deteriorato. Una quantità simile in così poco tempo non si era mai vista prima.

Il Consorzio di gestione ha parlato chiaramente di una situazione d’emergenza. La specie, originaria delle coste americane, è ormai considerata invasiva anche qui, e sta causando danni seri all’ecosistema e all’economia locale. In particolare, i granchi predano i molluschi e mettono a rischio intere cooperative. In alcuni casi, i lavoratori sono stati costretti ad abbandonare le attività perché la resa non bastava più a coprire i costi.