Prima di andare a mare, meglio lavarsi a fondo | Questa specie è infastidita dai cattivi odori: li sente a centinaia di metri di distanza

Specie marine

Specie marine (Depositphotos FOTO) - marinecue.it

Fai attenzione a questa specie che è infastidita marina dai cattivi odori. Ecco come comportarsi se si va in spiaggia.

Il mondo sommerso degli oceani ospita una straordinaria varietà di forme di vita, dalle balene ai minuscoli plancton, dalle coloratissime barriere coralline ai misteriosi abissi popolati da creature ancora sconosciute. Le specie marine costituiscono un ecosistema complesso in quanto producono oltre la metà dell’ossigeno che respiriamo, regolano il clima e forniscono cibo e sostentamento a miliardi di persone nel mondo.

Tuttavia, nonostante la loro importanza, molte di queste specie sono oggi minacciate da attività umane come l’inquinamento, la pesca eccessiva e il cambiamento climatico. Ogni anno, tonnellate di plastica finiscono in mare, danneggiando tartarughe, delfini, uccelli marini e pesci che spesso ingeriscono i rifiuti o rimangono intrappolati.

Inoltre, il riscaldamento degli oceani sta causando lo sbiancamento dei coralli e alterando gli habitat naturali. Proteggere la biodiversità marina significa quindi proteggere anche noi stessi: serve maggiore consapevolezza, leggi più severe e un impegno concreto da parte di tutti.

Solo così potremo continuare ad ammirare e beneficiare della ricchezza del mare, assicurandoci che le sue meraviglie non diventino un ricordo del passato. Un altro aspetto fondamentale per la tutela delle specie marine è l’educazione ambientale, soprattutto tra i più giovani.

Sensibilizzare tutti

Conoscere la vita degli oceani, le relazioni tra gli organismi e il ruolo che ognuno svolge nell’ecosistema aiuta a sviluppare un maggiore rispetto per il mare e le sue creature. Diverse sono le attività di sensibilizzazione nelle scuole, le visite ai centri marini e la promozione di comportamenti sostenibili.

Ad esempio evitare l’uso eccessivo di plastica o scegliere prodotti da pesca responsabile – possono fare una grande differenza. Solo attraverso la conoscenza possiamo costruire un futuro in cui l’uomo e il mare possano convivere in equilibrio.

Polpo
Polpo (Depositphotos FOTO) – marinecue.it

Attento a questa specie

Come riportato su focus, i polpi, pur essendo privi di naso, riescono comunque a riconoscere cibi avariati o contaminati grazie a uno straordinario meccanismo basato sulle loro ventose. Uno studio pubblicato su Cell ha dimostrato che le ventose dei tentacoli funzionano come una sorta di “naso chimico”: quando toccano un oggetto, rilasciano molecole che reagiscono con la presenza di batteri, generando segnali elettrici che avvisano il polpo del pericolo.

L’intuizione per lo studio è nata osservando alcune femmine di Octopus bimaculoides che rimuovevano alcune uova dalla covata. Analisi successive hanno rivelato che queste uova erano ricoperte di batteri, e il comportamento delle madri si è rivelato simile a quello adottato durante la caccia, quando evitano prede contaminate. I polpi, dunque, non “annusano” come noi, ma usano il tatto chimico delle ventose per distinguere ciò che è sicuro da ciò che può essere pericoloso.