La corrente oceanica cambia registro | Sarà una catastrofe assoluta: certezza imprevedibile

Cambio correnti oceaniche

la corrente oceanica cambia, ecco come (Freepik Foto) - www.marinecue.it

Viviamo in un’epoca in cui l’imprevedibilità sembra diventare la norma.

Ogni anno porta con sé eventi che scardinano i modelli su cui abbiamo costruito la nostra comprensione del mondo naturale. I cicli si accorciano, i limiti si spostano, e l’eccezione si trasforma in regola.

Nel cuore di questi cambiamenti ci sono sistemi complessi, come gli oceani, che per secoli hanno agito in silenzio come stabilizzatori del clima terrestre. Invisibili ma vitali, regolano temperatura, salinità, umidità e scambi termici tra i poli e l’equatore. Ma anche questi giganti liquidi iniziano a dare segnali di squilibrio.

I satelliti, i robot subacquei e le boe intelligenti raccolgono ogni giorno dati sempre più dettagliati. Ma serve più di uno sguardo tecnico per comprendere cosa significano davvero quelle curve che salgono o quelle mappe che cambiano colore. Serve capacità di ascolto, di traduzione e soprattutto: attenzione.

Negli ultimi mesi, qualcosa di inedito è emerso da queste osservazioni. Un comportamento mai registrato prima. E no, non si tratta solo di un’anomalia passeggera.

Un comportamento mai visto prima

Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, un team di ricercatori dell’ICM-CSIC di Barcellona ha rilevato per la prima volta un’inversione nella direzione della Deep Western Boundary Current (DWBC), una delle grandi correnti oceaniche profonde dell’Atlantico meridionale. Questo flusso d’acqua fredda e salata, che normalmente scorre verso nord lungo la costa orientale del Sudamerica, ha iniziato temporaneamente a muoversi verso sud.

Come riportato in un’analisi di Wired Italia (“La grande corrente oceanica ha invertito per la prima volta la sua direzione: facciamo chiarezza”, luglio 2025), si tratta di un evento mai documentato nei trent’anni di misurazioni continue. Sebbene si tratti di un’inversione temporanea e localizzata, il segnale è forte: una componente fondamentale della cosiddetta “circolazione termoalina” sta mostrando i primi sintomi di instabilità. E quando questi sistemi si destabilizzano, gli effetti possono riflettersi sull’intero clima globale.

Cambio delle correnti
La corrente cambia negli oceani, ecco perché (Freepik Foto) – www.marinecue.it

Il cuore profondo del problema

La DWBC fa parte del grande nastro trasportatore oceanico noto come AMOC (Atlantic Meridional Overturning Circulation). Questo sistema regola gli scambi di calore tra i tropici e le zone polari, contribuendo al clima mite dell’Europa occidentale e all’assorbimento di CO₂ da parte degli oceani. Il rallentamento di una sua sezione può significare molto più di un semplice spostamento d’acqua.

Secondo lo studio citato da Wired, la circolazione profonda antartica si è già ridotta di circa il 40% dagli anni ’90. Se questa tendenza dovesse proseguire o aggravarsi, rischieremmo una diminuzione drastica della capacità degli oceani di assorbire calore e gas serra, con un conseguente aumento della temperatura atmosferica e impatti su scala planetaria: modifiche nei monsoni, intensificazione di eventi estremi, alterazioni nella produttività marina.