La Sardegna ha detto STOP al turismo selvaggio | Approvato il numero chiuso: devi prenotare mesi prima

Sardegna, ecco l'accesso limitato (Canva) - MarineCUE
In vista della stagione estiva, la Sardegna ha deciso di dire stop al turismo selvaggio e ha approvato il numero chiuso: ecco come accedere
Negli ultimi anni, l’Italia si è trovata a dover fare i conti con un fenomeno in forte crescita: l’overtourism. Città d’arte, borghi, spiagge e località naturali hanno registrato un flusso turistico così massiccio da mettere a rischio l’equilibrio ambientale e la qualità della vita dei residenti. Un turismo incontrollato che ha portato benefici economici, sì, ma anche gravi conseguenze in termini di sostenibilità.
Il problema non riguarda solo città molto famose come Venezia e Firenze, dove le folle hanno trasformato il centro storico in un grande parco tematico, ma si estende anche alle aree naturali, quelle più fragili e difficili da gestire. Le coste italiane, in particolare, sono sotto pressione durante la stagione estiva, con spiagge letteralmente invase da migliaia di turisti in cerca di relax.
Ecco perché anche la Sardegna ha deciso di mettere un limite all’overtourism, pensando a delle misure che possano limitare l’accesso ai visitatori ad alcune delle spiagge più belle dell’isola.
Ma quali sono i limiti d’accesso ? E come fare per accedere ora? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.
Sardegna, come funziona l’accesso limitato ora
Le coste della Sardegna sono tra le più belle del Mediterraneo, con acque cristalline, sabbia bianca e paesaggi incontaminati. Ma proprio questo straordinario valore paesaggistico le ha rese vittime del proprio successo. Ogni estate, migliaia di turisti si riversano sulle spiagge più famose, creando problemi di sovraffollamento, erosione delle dune, danni alla flora e fauna locali. Insomma, quello che si potrebbe definire un disastro ambientale.
Per contrastare questa deriva, l’isola ha approvato un sistema di accessi contingentati per alcune delle sue spiagge più iconiche, come riporta anche il portale lanuovasardegna.it. In pratica, bisognerà prenotare con largo anticipo – anche mesi prima – per avere il diritto di sdraiarsi sulla sabbia di luoghi come Cala Goloritzé o La Pelosa. Il numero chiuso è ormai realtà: chi non ha la prenotazione rischia di restare fuori.

Come accedere?
Il sistema varia leggermente da una spiaggia all’altra, ma il principio di base è comune: numero limitato di ingressi giornalieri, prenotazione obbligatoria tramite app o sito web dedicato, pagamento di un piccolo contributo ambientale. A Stintino, ad esempio, per accedere a La Pelosa, è necessario prenotare tramite app ufficiale, con un limite massimo di 1.500 persone al giorno.
Le nuove regole, accolte positivamente da chi ama la natura e vuole preservarla, rappresentano un passo decisivo verso un turismo più consapevole. E forse, anche più esclusivo.