Il Mare intorno a noi è pericoloso | Siamo a rischio catastrofi ogni giorno: questa estate sarà un inferno

Illustrazione di un mare pericoloso (Canva FOTO) - marinecue.it
Purtroppo il Mare non è solo un posto tranquillo dove fare il bagno. Si nascondono tantissime insidie, e le catastrofi sono dietro l’angolo.
Il mare affascina, rilassa, ispira. Ma sotto quella superficie blu, c’è un mondo in continuo movimento, che può diventare pericoloso se preso alla leggera. Non serve che sia in tempesta: anche in apparenza calmo, il mare può nascondere insidie.
Correnti di risacca, fondali improvvisamente profondi, onde anomale: sono fenomeni naturali che spesso non si vedono subito. Chi non è abituato a riconoscerli rischia di trovarsi in difficoltà in pochi minuti, anche vicino alla riva.
A volte, è la qualità dell’acqua a rappresentare un rischio. Inquinamento, fioriture algali, batteri come l’Escherichia coli possono causare infezioni o irritazioni. Dopo forti piogge, il mare può sembrare limpido ma non esserlo affatto.
Infine, non vanno sottovalutati i segnali e i divieti: se ci sono, c’è un motivo. Rispettarli significa proteggersi. Il mare è meraviglioso, sì, ma va conosciuto, osservato e, soprattutto, rispettato.
Il mare non è sempre quello che sembra
A vederlo da fuori, il Mediterraneo è il solito mare da sogno: calmo, trasparente, accogliente. Eppure, sotto quella superficie tranquilla, qualcosa sta cambiando. Negli ultimi tempi si è riscaldato parecchio, in modo anomalo. E non si parla di un paio di gradi in più, ma di un riscaldamento marcato, evidente anche a occhio nudo: l’acqua è quasi tiepida, anche in profondità.
Secondo i dati riportati da Rivista Studio, la zona più colpita è un’ampia fascia che va dallo Stretto di Gibilterra fino alle coste della Turchia, dove l’acqua ha ormai raggiunto punte vicine ai 30 °C. Le immagini satellitari del programma europeo Copernicus mostrano un’estensione impressionante di aree in rosso acceso, con il Mar Tirreno in prima linea. In alcuni punti, si sono registrate anomalie termiche di oltre +5 °C rispetto alla media stagionale. Questo caldo anomalo ha diversi effetti negativi: meno ossigeno disciolto, maggiore acidità, proliferazione di specie aliene e microalghe tossiche.

Una situazione insostenibile
Come riportato da Rivista Studio, un’acqua così calda, oltre a cambiare la sensazione al contatto, altera in profondità gli equilibri del mare. La mancanza di ossigeno, ad esempio, può mettere in crisi pesci e altre creature marine che, semplicemente, faticano a respirare. Alcune specie si spostano altrove, mentre altre, più resistenti al calore, come le specie aliene, ne approfittano per espandersi.
Il rischio è quello di assistere a uno squilibrio ecologico sempre più accentuato, dove la biodiversità locale viene spinta ai margini. Non è un fenomeno isolato e non riguarda solo l’ambiente: ha conseguenze anche per chi il mare lo vive d’estate. Le alte temperature favoriscono la crescita di alghe nocive, come l’Ostreopsis ovata, e di batteri che possono causare irritazioni, infezioni e disturbi intestinali.