Adriatico, allarme per l’estate 2025 | Un bagno in queste acque ti manda al Pronto Soccorso: le conseguenze sono tragiche

Illustrazione di un pericolo durante il bagno (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di un pericolo durante il bagno (Canva FOTO) - marinecue.it

Purtroppo la situazione non è delle migliori, e l’allarme arriva proprio dal Mar Adriatico. Ma cosa sta succedendo?

Un bagno in mare, di solito, è un toccasana. Ma non sempre l’acqua salata è sinonimo di benessere. Ci sono situazioni in cui tuffarsi può diventare rischioso per la salute, e conviene saperle riconoscere.

Uno dei segnali d’allarme principali è la presenza di schiuma, colore torbido o cattivo odore: possono indicare inquinamento da scarichi o presenza di batteri.

Dopo forti piogge, ad esempio, è meglio evitare il mare vicino ai centri abitati: i temporali trascinano a riva tutto quello che trovano, anche ciò che non dovrebbe finire in acqua.

Attenzione anche alle alghe tossiche, come l’Ostreopsis ovata, che può causare irritazioni, mal di testa e problemi respiratori. Si sviluppa soprattutto quando fa molto caldo e il mare è calmo. In certe zone, i comuni affiggono avvisi: vale la pena leggerli prima di tuffarsi.

Quando il mare inganna

Non sempre un tuffo in acqua è garanzia di benessere. Basta guardare una spiaggia: può sembrare invitante, con quel riflesso blu e il suono rilassante delle onde… e invece, nascosto tra i flutti, potrebbe esserci qualcosa di meno poetico. Ci sono momenti in cui il mare, purtroppo, non è così pulito come sembra. E la tentazione di farsi un bagno rischia di trasformarsi in una scelta poco saggia.

Negli ultimi tempi, ad esempio, alcuni tratti della costa adriatica sono finiti sotto osservazione per livelli troppo alti di Escherichia coli. Sì, proprio quel batterio associato alle contaminazioni fecali. Secondo quanto riportato da SuperEva, ci sono almeno cinque zone dove la qualità dell’acqua ha destato preoccupazioni, soprattutto dopo le piogge intense. L’acqua piovana, infatti, può trascinare ogni genere di residuo verso il mare: scarichi non trattati, detriti urbani, tutto finisce a riva, e spesso senza preavviso. Risultato? Balneazione vietata in attesa di analisi più rassicuranti.

Escherichia coli al microscopio (Canva FOTO) - marinecue.it
Escherichia coli al microscopio (Canva FOTO) – marinecue.it

Una situazione particolare

Come riportato da SuperEva, ci sono alcuni segnali visivi che possono aiutare a capire quando è il caso di pensarci due volte prima di entrare in acqua. Se il mare è torbido, ha un odore sgradevole oppure presenta schiuma sospetta, meglio rimanere sull’asciugamano. In certi casi, un bagno fatto in condizioni simili può portare a problemi intestinali, infezioni alle orecchie o irritazioni alla pelle.

Un’altra cosa da non sottovalutare è la presenza di alghe tossiche, come la Ostreopsis ovata. Questa minuscola alga si sviluppa soprattutto nei periodi caldi e quando il mare resta calmo per giorni. Può provocare sintomi fastidiosi come mal di gola, bruciore agli occhi, oppure, nei casi più sensibili, difficoltà respiratorie.