Oceani, nei millenni hanno cambiato un mare di colori | Quello che vediamo adesso non è il definitivo: sta per cambiare di nuovo

Illustrazione di un mare colorato (Canva FOTO) - marinecue.it
Il mare sembra sempre dello stesso colore, eppure nel corso del tempo le tonalità sono cambiate tantissimo. Cosa sta succedendo?
Il mare non ha un solo colore: cambia continuamente, come se seguisse l’umore del cielo o il respiro della terra. Dal blu intenso delle profondità oceaniche al verde smeraldo delle coste basse, ogni sfumatura racconta qualcosa di diverso.
Il blu, il più tipico, è dovuto al modo in cui l’acqua assorbe e riflette la luce solare: le onde luminose rosse vengono assorbite in profondità, mentre quelle blu tornano indietro ai nostri occhi.
Quando invece il mare appare verde, spesso è colpa o merito del fitoplancton: microscopiche alghe che popolano la superficie e filtrano la luce in modo particolare, alterando la tonalità dell’acqua.
Capita anche di vedere il mare marrone o giallastro, soprattutto vicino alle foci dei fiumi o dopo una mareggiata: lì entrano in gioco sabbia, limo e detriti che galleggiano in sospensione. Anche il colore, in fondo, racconta storie.
I colori del mare
Quando si guarda il mare, si dà spesso per scontato che sia blu. È quasi un automatismo. Ma quel colore che pare così naturale e immutabile, in realtà, racconta molto più di quanto sembri. Negli ultimi anni, proprio quel blu che accompagna i ricordi estivi, le foto da cartolina e le vacanze al largo, sta lentamente cambiando. E con lui, cambia anche il modo in cui l’oceano comunica con chi lo osserva e lo studia.
Il colore del mare non è solo una questione estetica: è un segnale, quasi un codice, che parla della salute degli oceani. E quando quel codice comincia a virare, a sfumare in toni diversi, allora qualcosa sta succedendo. Come riportato da SFP Dental Studio Versilia, secondo uno studio pubblicato dal MIT più della metà degli oceani del mondo ha modificato la propria tonalità nell’arco di appena vent’anni. Una variazione troppo ampia per essere attribuita soltanto ai cicli stagionali.

Cosa sta succedendo?
Coome riportato dallo studio del MIT, quello che sta accadendo, in particolare nelle zone tropicali vicine all’equatore, è che il blu profondo delle acque sta lasciando spazio a sfumature sempre più verdi. Il motivo? Cambiamenti nei livelli di fitoplancton, le microscopiche alghe marine che vivono sospese nell’acqua. Sono piccolissime, invisibili a occhio nudo, eppure riescono a colorare interi oceani. E non solo: regolano gli equilibri dell’intero ecosistema marino, influenzando la catena alimentare e perfino l’assorbimento del carbonio atmosferico.
Secondo i ricercatori, la causa principale di questo cambiamento cromatico è il riscaldamento globale. Le temperature in aumento, insieme a variazioni nei nutrienti e nelle correnti oceaniche, stanno modificando la composizione biologica delle acque. Dove prima dominava il blu, ora il verde prende lentamente il sopravvento.