Penisola Sorrentina, nascosta tra macchia mediterranea e ulivi c’è una baia incantevole | Un luogo mistico, sacro per gli antichi

Penisola sorrentina (Depositphotos foto) - www.marinecue.it

Penisola sorrentina (Depositphotos foto) - www.marinecue.it

Un angolo segreto della Costiera campana dove natura selvaggia, silenzio assoluto e antiche leggende si intrecciano.

La Costiera campana ha quel qualcosa di magico che ti resta attaccato addosso, anche dopo che sei tornato a casa. Ma non tutto quello che offre è visibile a colpo d’occhio, anzi. Ci sono luoghi che si nascondono alla vista, lontani dai soliti selfie e dalle cartoline, dove la natura ha ancora voce propria. E in mezzo a quella quiete quasi surreale, capita di scoprire posti che sembrano fuori dal tempo.

A volte basta cambiare direzione, lasciare la folla alle spalle e infilarsi in un sentiero un po’ sterrato. Sì, magari non facilissimo, ma che ti ripaga già dopo pochi minuti. Lungo il cammino, solo gli alberi, qualche pietra antica e il profumo delle erbe selvatiche. E quel silenzio – che non è assenza di suono – ma piuttosto una presenza, forte, avvolgente.

La Penisola Sorrentina, in particolare, ha questa doppia anima: una più nota e fotografata, e un’altra… più nascosta, più vera forse. Alcune baie sono lì, ferme, protette non tanto da cancelli, ma dalla loro stessa geografia. Sono quei posti che non si raggiungono per caso, ma solo se li cerchi davvero. E quando li trovi, ti chiedi come mai non ne parli nessuno (o quasi).

È strano, ma ci sono spazi che sembrano essere rimasti fermi a un altro tempo. Non invecchiano, non cambiano – resistono. E proprio per questo, quando ci metti piede dentro, ti viene quasi da abbassare la voce, come se stessi entrando in una chiesa, o in un luogo sacro. E magari, in fondo, lo sono davvero.

Tra mito, natura e silenzio assoluto

Il nome ha radici antiche – viene da “ieros”, cioè sacro. E a dirla tutta, qui un tempo c’era un tempio dedicato ad Atena. E poi ci sono le leggende: si dice che in queste acque abitassero le Sirene, proprio quelle che tentarono di incantare Ulisse. Che ci crediate o no, quando siete lì… lo sentite. C’è qualcosa nell’aria, nel modo in cui il vento si muove fra le rocce.

Ma non pensate sia solo mare e storia. C’è il trekking, c’è lo snorkeling, ci sono scorci che fanno venire voglia di tirare fuori la macchina fotografica ogni tre passi. Gli appassionati di natura qui si sentono a casa: tra uccelli rari, silenzi immensi e un mare che sembra dipinto. Un luogo vero, che non si mostra subito, ma quando lo fa, ti resta dentro.

Baia di Ieranto (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Baia di Ieranto (Depositphotos foto) – www.marinecue.it

La meraviglia nascosta nel cuore della costiera

Questo luogo è la Baia di Ieranto. Sta lì, tra Punta Campanella e Punta Penna, proprio davanti ai Faraglioni di Capri, ma nascosta abbastanza da sembrare un segreto. È un’insenatura rocciosa, circondata da verde fitto e selvaggio. Un posto dove l’unico rumore è quello delle onde e dei propri passi sul sentiero.

Come riporta tuttonotizie.eu, la baia oggi è protetta dal FAI, che si occupa di mantenerla com’è: autentica. Si parte da Nerano, piccolo borgo vicino Massa Lubrense, e si cammina – niente auto, niente scorciatoie. Circa 6 km (andata e ritorno), su un sentiero che taglia uliveti e arbusti profumati. Alla fine si scende per quella che chiamano la “scala dei minatori”, e lì si apre davanti un paesaggio che sembra inventato. Mare limpido, calette segrete, e nient’altro. Niente bar, niente musica. Solo natura.