In Costiera Amalfitana hanno salvato una tartaruga in “pericolo critico” | Arrivata qui dal Golfo del Messico

Illustrazione di alcune tartarughe (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di alcune tartarughe (Canva FOTO) - marinecue.it

Questa tartaruga, dopo aver fatto un lungo viaggio, è stata salvata nei pressi della Costiera Amalfitana. Ma cos’è successo?

La Costiera Amalfitana è un capolavoro naturale incastonato tra mare e montagna. Un tratto di costa ripido e scenografico, dove le rocce calcaree si tuffano nel blu profondo del Tirreno, creando un paesaggio unico e riconoscibile in tutto il mondo.

La natura qui è sorprendente: terrazzamenti coltivati a limoni, macchia mediterranea profumata, bouganville rampicanti e ulivi secolari convivono armoniosamente. Il clima mite e l’esposizione al sole favoriscono una biodiversità ricca, fatta di colori intensi e profumi pungenti.

Lungo i sentieri, come il celebre Sentiero degli Dei, si incontrano scorci mozzafiato tra gole, vigneti sospesi e strapiombi sul mare. La natura si mostra selvaggia ma accogliente, modellata da secoli di convivenza con l’uomo.

Questo equilibrio fragile tra paesaggio e vita quotidiana è oggi al centro di importanti progetti di tutela. La Costiera non è solo una meta turistica: è un ecosistema prezioso da proteggere e valorizzare.

Un incontro raro tra le onde della Costiera

Capita, a volte, che la natura decida di farsi notare in silenzio, con gesti piccoli ma straordinari. È successo al largo di Praiano, in Costiera Amalfitana, dove una tartaruga marina è stata avvistata mentre nuotava in modo strano, sbilenca, come se qualcosa non andasse. Come riportato da Libero Tecnologia, un equipaggio locale si è accorto del suo disagio e non ha perso tempo: si sono avvicinati con cautela e hanno chiesto supporto.

Il primo dettaglio sorprendente? Non era una Caretta caretta, come accade più spesso nel Mediterraneo, ma una tartaruga di Kemp, una vera rarità da queste parti. La tartaruga, ribattezzata Saphira, pesava solo quattro chili e mostrava segni evidenti di sofferenza. Portata al Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn, a Portici, è stata subito sottoposta a cure veterinarie. I controlli hanno rilevato una costipazione intestinale causata, con ogni probabilità, dall’ingestione di plastica. Il centro ha avviato per lei una dieta mirata e un programma di riabilitazione, con l’obiettivo di riportarla in mare.

Illustrazione di una tartaruga di Kemp (canva FOTO) - marinecue.it
Illustrazione di una tartaruga del Kemp (Canva FOTO) – marinecue.it

Un piccolo simbolo da difendere

La Lepidochelys kempii, come riportato da Libero Tecnologia, è la più piccola tra le tartarughe marine, ma non per questo meno importante. Anzi. È una specie talmente rara che nel Mediterraneo era stata avvistata solo una volta, nel 2014. Per questo il ritrovamento di Saphira ha acceso l’attenzione degli studiosi: un’occasione preziosa per raccogliere dati, studiare i suoi spostamenti e capire di più sui pericoli che minacciano queste creature, tra reti da pesca, plastica galleggiante e cambiamenti ambientali. 

L’obiettivo è semplice ma fondamentale: restituire Saphira al mare, in una zona protetta del Golfo di Napoli, una volta che sarà pronta. Ma questo episodio, lancia anche un messaggio più ampio. Bisogna ridurre la plastica, migliorare gli strumenti di pesca, sostenere i centri di recupero.