Credevano fosse estinta ed invece è venuta fuori dal nulla | Dopo un secolo la scoperta: è tornata in vita

Illustrazione di un cranio (Canva FOTO) - marinecue.it
Come spesso accade, alcune specie possono “ricomparire” dopo anni. pensavamo fossero estinte, e invece possono essere riscoperte.
Nel corso della storia, alcuni animali sono stati dichiarati estinti e poi, sorprendentemente, riscoperti. Questi casi sono noti come “Lazzaro taxon”, in riferimento al personaggio biblico tornato in vita.
Spesso si tratta di specie elusive o che vivono in ambienti remoti e difficili da esplorare, come giungle, grotte o fondali marini. La loro riscoperta avviene per caso, durante spedizioni scientifiche o segnalazioni locali.
Tra i casi più noti c’è il celacanto, un pesce preistorico creduto scomparso da 65 milioni di anni, ritrovato vivo nel 1938. Anche il canguro arboricolo di Wondiwoi e il piccione delle Nicobare rientrano in queste rare “resurrezioni”.
Queste scoperte alimentano la speranza per altre specie scomparse e sottolineano quanto sia ancora parziale la nostra conoscenza della biodiversità. Ogni ritrovamento è anche un’occasione per rafforzare gli sforzi di conservazione.
Quando si pensava fosse sparita per sempre, e invece…
Certe storie sembrano uscite da un libro di avventure naturalistiche, di quelli con carte ingiallite e illustrazioni sbiadite. Ma non è raro che ciò accada in quanto, molte specie, ricompaiono dopo tanti anni dall’ultimo avvistamento, e il problema è che non vedendole più le crediamo scomparse per sempre.
E invece succedono davvero. Come riportato da SFP Dental Service Versilia, è il caso della perca oliva (Petrocephalus boettgeri), un pesce che si credeva estinto da oltre cent’anni. Era sparita dai radar scientifici nei primi del Novecento, in Australia, precisamente nelle zone umide dello stato di Victoria. Nessuno la vedeva più, nessuna segnalazione, niente. Finché 200 esemplari sono stati reintrodotti nel Gunbower National Park, dove sembra che abbiano trovato le condizioni giuste per ricominciare da capo.

Una scoperta eccezionale
Tutto questo non è successo per caso. Come riportato da SFP Dental Service Versilia, dietro c’è un progetto ben preciso, portato avanti dall’Autorità per la gestione dei bacini idrografici del Centro‑Nord, in collaborazione con le comunità indigene Tati Tati. Il bello è che non si tratta solo di salvare una specie “fantasma”, ma anche di ridare equilibrio agli ecosistemi umidi locali.
Quegli ambienti agiscono infatti come filtri naturali: catturano l’azoto in eccesso, che finisce nei corsi d’acqua a causa dell’agricoltura intensiva. Insomma, la perca torna… e con lei anche un pezzo di equilibrio ecologico, una cosa poco scontata visto che sono decine le specie che spariscono ogni anno. Infatti, come riportato da SFP Dental Service versilia, secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), sono decine le specie (almeno 30, ma potrebbero essere di più) di pesci scomparse negli ultimi decenni.