Adriatico, pescatori si son trovati nelle reti un enorme squalo bianco | Subito rilasciato: ora la paura fa 90

Illustrazione di uno squalo bianco (Canva FOTO) - marinecue.it
Dopo tempo nel Mar Mediterraneo è stato avvistato uno squalo bianco. L’incontro è avvenuto durante una pesca.
Lo squalo bianco è uno dei predatori più iconici e temuti degli oceani, simbolo di potenza e mistero. Presente soprattutto in acque temperate e costiere, può superare i sei metri di lunghezza e svolge un ruolo fondamentale negli ecosistemi marini come regolatore della catena alimentare.
Nonostante la sua fama, lo squalo bianco è una specie vulnerabile. La pesca, sia accidentale che illegale, rappresenta una delle principali minacce alla sua sopravvivenza. In molte aree è protetto da leggi internazionali, ma il rispetto di queste norme non è sempre garantito.
Quando uno squalo bianco viene pescato, anche involontariamente, si generano spesso forti reazioni. La sua cattura diventa notizia, soprattutto se avviene vicino a coste frequentate o in zone dove la sua presenza era considerata rara.
Oltre all’impatto ecologico, questi episodi sollevano interrogativi etici e scientifici. Studiare gli squali vivi è fondamentale per proteggerli, e ogni cattura rappresenta una perdita non solo per l’ambiente, ma anche per la conoscenza.
Un incontro inaspettato
A volte il mare sorprende sul serio. Succede che al largo del Montenegro, in pieno Adriatico, un giovane squalo bianco finisca impigliato nella rete di un pescatore locale. È accaduto a circa 12 chilometri dalla costa, a una profondità di oltre 100 metri. Non è un colosso ma un esemplare giovane, comunque raro.
Il pescatore ha fatto quello che dovrebbe essere naturale, ma che purtroppo non lo è sempre: ha scattato qualche foto per documentare l’incontro e ha liberato l’animale. Un gesto semplice, ma significativo, che ha permesso agli esperti dell’Istituto di Biologia Marina dell’Università del Montenegro di analizzare le immagini e confermare l’identità del pesce. Risultato? È uno squalo bianco vero e proprio, e si tratta soltanto della terza segnalazione ufficiale nelle acque montenegrine in trent’anni (Fonte: RSI).

Una scoperta importantissima
Come riportato da RSI, questa segnalazione non è solo una curiosità da prima pagina. La sua importanza scientifica è concreta: la presenza dello squalo bianco nell’Adriatico orientale, seppur episodica, è stato documentato in modo diretto. In genere, è difficile incontrarlo, e si conosce qualcosa in modo indiretto solo attraverso il DNA ambientale, cioè da resti organici o biologici che contengono il DNA di questi meravigliosi pesci.
Insomma, vedere uno squalo con i propri occhi non è soltanto un’esperienza unica, ma anche un qualcosa di rassicurante se si considera che lo squalo bianco è da tempo inserito tra le specie vulnerabili. La pesca accidentale, l’inquinamento e la riduzione delle prede naturali ne hanno compromesso la sopravvivenza.