Antartide, sta accadendo qualcosa di anomalo | Arrivano segnali da profondità assurde: scienziati preoccupatissimi

Illustrazione di un segnale dall'Antartide (Canva FOTO) - marinecue.it
In Antartide sta accadendo qualcosa che sta sconvolgendo la comunità scientifica. Cosa sta succedendo realmente da quelle parti?
L’Antartide è il continente più remoto e inaccessibile del pianeta, un luogo dominato dal ghiaccio e dal silenzio. Quasi del tutto disabitato, continua a sfuggire alla piena comprensione della scienza.
Sotto i suoi spessi strati di ghiaccio si nascondono montagne, canyon e forse persino tracce di antichi paesaggi, rimasti intatti per milioni di anni. Tra le scoperte più affascinanti ci sono i laghi subglaciali, come il Vostok, sigillati da chilometri di ghiaccio e isolati dal resto del mondo da epoche preistoriche.
Lì potrebbero esistere forme di vita adattate a condizioni estreme, capaci di sopravvivere senza luce né ossigeno. Studiare questi ambienti è come dare uno sguardo a ciò che potremmo trovare su lune ghiacciate come Europa o Encelado.
L’Antartide regala anche fenomeni fuori dall’ordinario. Uno dei più noti è quello delle “cascate di sangue”, flussi d’acqua ricchi di ferro che, ossidandosi, diventano rosso vivo.
Segnali…dal ghiaccio
Per quanto sembri un luogo statico, l’Antartide è tutto fuorché silenzioso. Tra il vento che fischia, i ghiacci che si spaccano e il ronzio degli strumenti scientifici, succede sempre qualcosa. Eppure, tra il 2016 e il 2018, è accaduto qualcosa che ha lasciato gli scienziati letteralmente senza parole: un segnale radio, anzi no, più d’uno che sembravano arrivare dal nulla. Non dal cielo, come ci si aspetterebbe, ma da sotto il ghiaccio. Sì, proprio dal sottosuolo.
È il tipo di storia che sembra uscita da un romanzo di fantascienza, e invece è tutto documentato. A captare questi segnali anomali è stato ANITA, un sistema di antenne montato su palloni stratosferici che fluttua sopra il continente ghiacciato. Doveva rilevare neutrini, particelle elusive che attraversano la materia come se fosse aria. Ma ciò che ha intercettato era… diverso. Non solo inaspettato: inspiegabile. Questi impulsi radio provenivano da angolazioni impossibili, circa 30 gradi sotto l’orizzonte (Fonte: HD BLOG).

Il mistero dei segnali
Come riportato da HD Blog, le particelle registrate da ANITA non sembrano compatibili con neutrini ordinari, che dovrebbero essere stati assorbiti dalla massa terrestre ben prima di emergere. E qui viene il punto curioso: altri rilevatori ben più grandi e sensibili, come IceCube in Antartide o Pierre Auger in Argentina, non hanno captato nulla di simile. Com’è possibile? Qualcosa non torna o nei dati, o nella teoria.
Le ipotesi si sono moltiplicate: propagazioni anomale dei segnali radio nel ghiaccio, particelle esotiche sconosciute, magari legate alla materia oscura, oppure neutrini “a specchio”, una versione ipotetica che apparterrebbe a un modello ancora tutto da confermare. Per cercare risposte, è in fase di sviluppo PUEO, una nuova missione con antenne più sofisticate, pronta a dare la caccia a questi eventi anomali con strumenti più sensibili e affidabili.