Campania, ad Acciaroli il mare è un tesoro inestimabile | Riemerge dopo secoli e affascina tutti: impensabile qui

Acciaroli

Scoperta Acciaroli (Canva e Depositphotos foto) - www.marinecue.it

Campania, ad Acciaroli il mare è un tesoro inestimabile: una scoperta che riscrive la storia, nessuno se lo aspettava.

Sotto il sole del Cilento, dove la costa si frange su acque limpide e turchesi, il mare racconta storie dimenticate. Chiunque visiti Acciaroli, piccolo borgo marinaro nel comune di Pollica, percepisce subito un legame profondo con il passato.

È come se ogni onda custodisse un frammento di memoria, un sussurro venuto da lontano che affiora solo per chi sa ascoltare.

Lontano dai grandi circuiti turistici, questa parte di Campania continua a sorprendere con il suo equilibrio tra natura selvaggia e radici antiche.

La sua posizione, tra promontori rocciosi e fondali ricchi di biodiversità, ha da sempre rappresentato un crocevia di rotte e civiltà. Da Elea-Velia fino ai più piccoli approdi, il Cilento è stato punto d’incontro di mercanti, coloni, pescatori e naviganti.

Nuove scoperte sorprendenti in fondo al mare

Oggi, grazie a nuove tecnologie e a una crescente sensibilità per il patrimonio sommerso, si sta riscoprendo una dimensione nascosta del territorio. Le acque che bagnano Acciaroli non offrono soltanto bellezza paesaggistica, ma anche indizi concreti di una storia millenaria. Ed è proprio qui che l’eco di un’antichità sommersa è tornata a farsi sentire.

Tra le iniziative promosse per esplorare i fondali del Cilento, quella coordinata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno ha avuto un ruolo centrale. Un progetto di mappatura e recupero che coinvolge enti e specialisti in un lavoro minuzioso e silenzioso, sotto la superficie del mare. Nulla lascia presagire ciò che sta per emergere, eppure il Mediterraneo, ancora una volta, non tradisce le attese.

Relitto
Relitto in fondo al mare (Canva foto) – www.marinecue.it

Verso la riscoperta di un patrimonio sommerso

Il 19 giugno 2025, nei fondali al largo di Acciaroli, sono stati recuperati due ceppi d’ancora e un’anfora di epoca romana. Il ritrovamento è frutto delle ricognizioni subacquee condotte dalla Soprintendenza con il supporto operativo dei Carabinieri del Nucleo Subacqueo di Napoli e la collaborazione dell’associazione ASSO – Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione. I reperti sono stati localizzati nelle acque prospicienti la zona di “Torre La Punta”, dove il Comune di Pollica intende istituire una zona marina protetta.

Uno dei ceppi d’ancora, in piombo e dal peso stimato di circa 500 chilogrammi, è stato sollevato al porto di Acciaroli con mezzi messi a disposizione dalla Nautica La Greca e ora è custodito in un locale comunale per i dovuti accertamenti. Poco dopo, è stato individuato un secondo ceppo, di dimensioni minori ma con contromarra, elemento tipico per l’ancoraggio. Insieme, è emersa anche un’anfora romana ben conservata, probabilmente utilizzata per il trasporto di vino. Come riporta Archeologiavocidalpassato, questi ritrovamenti offrono una nuova prospettiva sulla vitalità marittima e commerciale della costa cilentana in epoca romana.