Un mostro in mare | Lungo, testa piatta e maculato: distrugge tutto quello che trova dinanzi

Illustrazione di un mostro marino (Canva FOTO) - marinecue.it
Questo particolare animale non va assolutamente sottovalutato. Può essere davvero pericoloso ritrovarselo davanti.
Nel corso dei secoli, il mare ha alimentato leggende e paure. I “mostri marini” erano spesso frutto dell’immaginazione di marinai che, senza strumenti moderni, interpretavano squali, calamari giganti o balene come creature terrificanti.
Tra i più famosi c’è il Kraken, descritto come un enorme cefalopode in grado di affondare intere navi. O ancora il Leviatano, citato nella Bibbia, simbolo del caos primordiale. Queste figure non nascono dal nulla: spesso prendono spunto da animali reali, visti in condizioni estreme.
Con il tempo, la scienza ha iniziato a spiegare ciò che prima sembrava inspiegabile. I calamari giganti, per esempio, esistono davvero: vivono nelle profondità oceaniche e possono superare i 10 metri. Ma non attaccano navi: sono timidi e rari da osservare.
Oggi, i “mostri marini” sopravvivono più nei racconti che nelle acque. Ma restano utili: ci ricordano quanto poco conosciamo davvero degli abissi. E quanto il mare, anche senza creature mitiche, resti ancora misterioso e affascinante.
Creature fuori dall’ordinario
Può sembrare una scena uscita da un film di fantascienza, ma in realtà è tutto vero: nei fiumi e nei laghi di New York sta comparendo un pesce davvero insolito. È il cosiddetto pesce testa di serpente, e possiede caratteristiche molto particolari. Riesce infatti a respirare aria e può restare vivo anche per giorni fuori dall’acqua. Già questo basterebbe a far alzare le sopracciglia, ma c’è di più: si muove anche sulla terraferma, strisciando da uno stagno all’altro.
Il problema, però, non è tanto la stranezza di questo animale, quanto il fatto che si tratta di una specie invasiva. Non dovrebbe trovarsi lì, e invece si sta adattando benissimo. Troppo bene. Gli ambienti che colonizza non sono preparati a fronteggiare un predatore così versatile, e le conseguenze sono molto negative.

Un animale pericoloso
Il pesce testa di serpente (nome scientifico: Channa argus) proviene dall’Asia, ma è stato introdotto in vari paesi, anche accidentalmente. Secondo quanto riportato dal Dipartimento per la Conservazione Ambientale dello Stato di New York (DEC), la sua presenza è ormai confermata in diversi specchi d’acqua dolce della regione. E non è solo una comparsa occasionale: si riproduce, caccia, si sposta.
Il guaio è che questo nuovo “inquilino” mette a rischio le specie locali, soprattutto i pesci più piccoli e gli anfibi. La sua dieta è ampia e il suo comportamento aggressivo. In pratica, può facilmente mettere sottosopra l’equilibrio di interi ecosistemi. Le autorità sono intervenute invitando la popolazione a segnalare eventuali avvistamenti e a non rilasciare esemplari in natura (Fonte: SFP Dental Service Versilia).