Pensavano fosse estinta da un secolo, ma l’hanno ritrovata | Questa specie considerata dannosa è una prelibatezza per i bengalesi

Scoprire animale in estinzione

Scoprire animale in estinzione (Depositphotos FOTO) - marinecue.it

Una specie potenzialmente dannosa è stata ritenuta estinta da parecchi anni. In realtà è ancora presente in una regione.

Nel corso della storia della Terra, milioni di specie animali e vegetali sono scomparse, spesso per cause naturali come cambiamenti climatici o eventi catastrofici. Tuttavia, oggi stiamo assistendo a un’estinzione di massa diversa dalle precedenti: è accelerata e causata in gran parte dall’uomo.

La deforestazione, l’inquinamento, la caccia illegale, il cambiamento climatico e l’introduzione di specie invasive stanno mettendo a rischio l’equilibrio degli ecosistemi. Tigri, rinoceronti, oranghi, ma anche specie meno conosciute come l’axolotl o alcune rane dell’Amazzonia, sono solo alcuni esempi di animali in pericolo critico.

Ogni specie estinta è una perdita per la biodiversità e, in molti casi, anche per l’essere umano: ogni organismo ha un ruolo nell’ambiente, e la sua scomparsa può influenzare negativamente la catena alimentare o la qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo.

Un caso emblematico che ha commosso il mondo è quello del rinoceronte bianco settentrionale: nel 2018 è morto l’ultimo maschio, Sudan, lasciando in vita solo due femmine incapaci di riprodursi naturalmente. Oggi si tenta di salvare la specie attraverso tecniche avanzate come la fecondazione in vitro e la clonazione, ma il rischio di estinzione resta altissimo.

Non solo questione scientifica

Preservare le specie a rischio è una responsabilità che coinvolge tutti. Ci sono progetti internazionali per proteggere gli habitat naturali, riprodurre in cattività animali rari e reintrodurli in natura. Anche le scelte quotidiane possono fare la differenza: consumare prodotti sostenibili, evitare plastica monouso, rispettare la fauna selvatica e sostenere associazioni ambientali sono gesti semplici ma potenti.

L’estinzione non è solo una questione scientifica, ma anche etica: ogni essere vivente ha diritto di esistere. Difendere la biodiversità significa difendere la bellezza e la ricchezza del nostro pianeta, ma anche garantire un futuro stabile per le prossime generazioni.

Pesce Serpente
Pesce Serpente (Depositphotos FOTO) – marinecue.it

Una specie non estinta

Il pesce testa di serpente, conosciuto scientificamente come Channa Amphibeus, è una specie rara e affascinante, originaria dei fiumi dell’India settentrionale. Considerato estinto da oltre 80 anni, è stato recentemente riscoperto nel fiume Chel, grazie alla collaborazione con le comunità indigene locali. Questo pesce è noto per le sue straordinarie capacità di sopravvivenza: può vivere diversi giorni fuori dall’acqua e muoversi sulla terraferma, un adattamento che lo rende particolarmente resistente in ambienti ostili.

Nonostante il suo valore biologico e culturale, il Channa Amphibeus è considerato una specie invasiva in altri paesi, tanto che il Servizio Geologico degli Stati Uniti ne vieta il trasporto, l’allevamento e il rilascio, a causa dei potenziali danni agli ecosistemi acquatici locali. Il ritrovamento di tre esemplari vivi sottolinea l’importanza della cooperazione tra scienza e tradizione per la tutela della fauna selvatica.