Vongole, non mangiatele | Arriva il divieto del Ministero della salute: come le addenti vai in ospedale

Illustrazione di alcune vongole (Canva FOTO) - marinecue.it
La situazione è particolare, queste vongole non devono essere mangiate. Purtroppo sono molto pericolose e si rischia tanto.
Quando un governo sconsiglia di mangiare un certo alimento, di solito lo fa per motivi di sicurezza. Può trattarsi di un rischio microbiologico, come la presenza di batteri pericolosi, oppure di sostanze chimiche oltre i limiti consentiti.
Questi avvisi arrivano spesso dopo controlli sanitari, segnalazioni internazionali o analisi di laboratorio. A volte il problema riguarda un lotto specifico, altre volte un prodotto diffuso su larga scala.
Non si tratta di allarmi inutili: seguire queste indicazioni è importante per tutelare la salute pubblica. Anche un singolo alimento contaminato può causare conseguenze serie, specie nei soggetti più vulnerabili.
In genere le autorità sanitarie pubblicano queste informazioni online, nei supermercati o attraverso i media. E nel dubbio, meglio evitare: quando si parla di cibo e salute, la prudenza non è mai troppa.
Un piatto di vongole… con sorpresa
A volte capita di tornare a casa con una bella rete di vongole pensando già allo spaghetto della domenica, ma poi arriva una notizia che cambia i piani. Il 13 giugno 2025, il Ministero della Salute ha segnalato un richiamo urgente: alcune confezioni di vongole veraci a marchio Mitilmare Gaeta sono state ritirate dal mercato per la presenza di Escherichia coli oltre i limiti consentiti. Il giorno dopo l’avviso è stato reso pubblico attraverso i canali ufficiali.
Quindi, se in frigorifero c’è ancora quella rete di vongole, meglio metterla da parte. Non aprirla, non assaggiarla “tanto per vedere”, e non rischiare. I punti vendita sono tenuti ad accettare il reso, senza bisogno di spiegazioni complicate. In certi casi basta mostrare lo scontrino o anche solo la confezione con il lotto. E sì, anche se magari l’idea di buttar via il pranzo dà fastidio, la salute viene prima (Fonte: Today).

Alcune informazioni importanti
Come riportato da Today, il lotto interessato è il 25DIT159, venduto in confezioni da 1 e 3 chili, provenienti dallo stabilimento IT515CSM UE di Gaeta, in provincia di Latina. Secondo quanto riportato da Today.it, chi avesse acquistato questo prodotto è invitato a non consumarlo per nessun motivo. Il batterio segnalato può causare disturbi gastrointestinali anche piuttosto seri, in particolare in bambini, anziani o persone con difese immunitarie basse. In questi casi, il consiglio è sempre lo stesso: riportare le confezioni al punto vendita e chiedere un rimborso o la sostituzione con un prodotto sicuro (Fonte: Today).
Questo ritiro non è un caso isolato: nei giorni precedenti, sempre secondo il Ministero, erano stati segnalati altri prodotti alimentari a rischio, tra cui mozzarelle, salumi e persino alcuni liquori. Meglio perdere cinque minuti a controllare tutto quanto, che passare un giorno intero a cercare una farmacia (Fonte: Today.it).