Mediterraneo, siamo alla frutta | Le specie marine sono allo stremo: perderemo tutto a causa del caldo

Allarme mare

Allarme caldo mare (Canva foto) - www.marinecue.it

Il mare è già in stato critico, con temperature fuori stagione e un equilibrio naturale sempre più fragile.

Le prime giornate di giugno hanno già il sapore dell’estate più estrema. L’afa si fa sentire ovunque, le città costiere vivono una stagione anticipata, ma c’è qualcosa che inquieta anche chi si gode il mare: l’acqua è troppo calda, troppo presto. I segnali non sono più nascosti, e l’idea di un Mediterraneo trasformato da un nuovo clima è ormai concreta.

Nel silenzio delle spiagge ancora non affollate, basta immergersi per pochi secondi per percepire una temperatura che non ha nulla di normale per il mese di giugno. Le sue acque stanno cambiando — e con loro cambia anche tutto ciò che vi vive.

Gli esperti osservano e registrano un fenomeno che si fa ogni anno più evidente. Dietro il sole che batte più forte e il cielo limpido, si celano processi profondi e trasformazioni irreversibili.

Per chi vive di pesca o tutela ambientale, non è più tempo di osservare, ma di prepararsi a scenari sempre più incerti. Il Mediterraneo sta mutando nel cuore della sua struttura, in un modo che non riguarda solo le coste, ma la sua stessa biodiversità.

Temperature fuori scala e mari instabili

Le rilevazioni di iLMeteo.it confermano una situazione mai osservata prima: il Mar Mediterraneo ha raggiunto temperature superiori di 4°C rispetto alla media per il periodo. Tra Sardegna e Baleari, il valore climatologico è stato ampiamente superato. “Parliamo di acque tropicali”, ha spiegato Mattia Gussoni, sottolineando che il bacino sta assumendo caratteristiche termiche da zona caraibica. Come riporta Il Fatto Quotidiano, si parla ormai di una vera e propria Marine Heatwave, un’ondata di calore marino che coinvolge anche le profondità.

Nel mar Ligure, nell’alto Adriatico e nel basso Tirreno si registrano già valori tra i 26 e i 28°C. E si prevede che la temperatura possa salire ancora nei prossimi giorni, toccando i 31°C entro fine mese. Le condizioni attuali favoriscono lo sviluppo di eventi meteo estremi: temporali violenti, nubifragi improvvisi e instabilità atmosferica sono ormai correlati direttamente al calore e all’umidità eccessiva che il mare rilascia.

Fauna marina
Fauna marina allarme per il caldo (Canva foto) – www.marinecue.it

Ecosistemi in affanno e rischio per le specie marine

Il cambiamento delle temperature non colpisce solo il clima, ma anche l’ecosistema marino. Specie come le acciughe si stanno già spostando verso zone più fredde, le cozze sono a rischio e i ricci viola in declino. Secondo Confcooperative-Federagripesca, la riduzione dell’upwelling, ovvero del sollevamento delle acque profonde ricche di nutrienti, minaccia l’intera catena alimentare marina. Paolo Tiozzo ha avvertito che entro il 2050 potremmo assistere a un calo del 20% di questo fenomeno essenziale.

Aree come lo Stretto di Messina, Carloforte, la costa adriatica orientale e il Canale di Sicilia rappresentano oggi gli ultimi baluardi della produttività marina del Mediterraneo. Ma anche questi hotspot sono in bilico. Con un mare che si surriscalda così rapidamente, l’equilibrio tra specie, nutrimento e sopravvivenza rischia di spezzarsi.