Un Paradiso inesplorato in Portogallo | Il silenzio rotto solo dalla voce del vento: il problema è il numero chiuso

Illustrazione di un'isola paradisiaca (Canva FOTO) - marinecue.it
In Portogallo ci sono alcuni posti davvero eccezionali, eppure questo piccolo paradiso è visitato da poche persone.
Esistono luoghi nel mondo così fragili e preziosi da richiedere l’accesso limitato. Sono veri paradisi terrestri, spesso incontaminati, dove la natura ha ancora il sopravvento sull’uomo. Per proteggerli, si entra solo su prenotazione o in numero ristretto.
Questi siti possono essere parchi marini, isole tropicali o riserve naturali con ecosistemi delicatissimi. Limitare il flusso di visitatori serve a evitare danni irreversibili alla flora, alla fauna e agli equilibri ambientali.
Tra i più noti ci sono le Galápagos, l’isola di Lord Howe in Australia, o certe spiagge delle Seychelles: meraviglie naturali che si possono vivere solo con rispetto e attenzione. L’esperienza, però, ne guadagna: meno folla, più silenzio, più immersione autentica nella natura.
Il numero chiuso non è una barriera, ma una forma di tutela. Un invito a cambiare prospettiva sul turismo: non più consumo veloce di paesaggi, ma esplorazione consapevole di ambienti unici e irripetibili.
Un piccolo mondo a parte
Certe isole sembrano disegnate con la mano leggera di chi sa che la bellezza va centellinata. Berlenga Grande è una di quelle. Appena la si guarda da lontano, con le sue rocce chiare e il mare blu profondo attorno, viene da chiedersi com’è possibile che un posto del genere esista davvero. Non è esattamente comoda da raggiungere: si trova al largo di Peniche, in Portogallo, e serve un traghetto per arrivarci, circa 40 minuti di traversata.
Berlenga non è una meta qualsiasi. È una Riserva Naturale dal 1981, e per metterci piede serve un permesso, il cosiddetto “Berlengas Pass”—oltre a una prenotazione, perché l’accesso è contingentato. Possono sbarcare solo poche centinaia di persone al giorno, massimo 550, proprio per evitare che l’equilibrio naturale venga stravolto. E a pensarci bene, è una scelta più che sensata: luoghi così vanno protetti anche da chi li ama (Fonte: SiViaggia).

Un angolo da esplorare
Una volta lì, non mancano certo le cose da fare. Le escursioni lungo i sentieri panoramici regalano scorci spettacolari, e ogni tanto capita di fermarsi solo per ascoltare il vento. Poi ci sono le grotte marine, come la Blue Cave o Furado Grande, che si possono esplorare in barca. Il Forte di São João Baptista, incastonato tra gli scogli, sembra uscito da un romanzo di pirati, mentre il faro custodisce ancora quel fascino un po’ antico che certi posti sanno mantenere. Chi ama il birdwatching, invece, troverà pane per i suoi binocoli: qui nidificano specie che non si vedono ovunque.
Ma il vero tesoro è nella biodiversità. L’isola ospita una flora che si è adattata al granito, al vento salmastro, alla solitudine. Le acque attorno brulicano di vita: pesci, mammiferi marini, e una quantità impressionante di uccelli. Non è un caso che Berlenga sia riconosciuta come Riserva della Biosfera UNESCO. Non c’è nulla di artificiale, nulla di forzato. È uno di quei rari posti dove l’ambiente ha ancora voce in capitolo. E chi arriva, se è fortunato, riesce a sentirla (Fonte: SiViaggia).