Hanno scoperto un nuovo pesce che vive nelle grotte | Si è nascosto bene per secoli senza perdere la vista

Pesce delle caverne

Nelle caverne esistono animali davvero incredibili! (YouTube Foto) - www.marinecue.it

Ci sono luoghi che sembrano appartenere più al mito che alla geografia. Spazi dove il tempo rallenta, le forme si adattano a leggi silenziose, e la vita si fa discreta, ma presente.

Le grotte, con la loro oscurità umida e il loro silenzio avvolgente, sono mondi a parte. Mondi che parlano piano, ma con storie che, se ascoltate, possono cambiare il nostro modo di guardare la Terra. Esplorarle potrà sembrare difficile, quasi impossibile, ma avere l’occasione di farlo è impagabile.

Nel cuore di queste cavità, lontano dalle luci e dai rumori della superficie, si sviluppano equilibri delicatissimi. L’acqua, filtrando da millenni, modella e nutre microcosmi inaspettati. Nessun dettaglio è casuale: ogni crepa, ogni goccia, ogni corrente sotterranea è parte di un disegno paziente, invisibile agli occhi frettolosi.

Eppure, in questi scenari tanto remoti quanto fragili, si celano rivelazioni. Non sempre appariscenti, spesso minuscole. Ma proprio per questo straordinariamente preziose. La vita trova sempre il modo di esserci, anche dove sembrerebbe impossibile. E quando si fa vedere, lo fa con eleganza e mistero.

Un recente viaggio nella profondità della regione indiana del Meghalaya ha svelato uno di questi racconti nascosti. Non un mito, ma una presenza viva e pulsante, silenziosa testimone di un adattamento che sfida le nostre aspettative.

Un incontro nelle profondità

Nel sistema carsico di Krem Mawjymbuin, tra le colline orientali di Khasi, i ricercatori hanno individuato un piccolo abitante delle acque sotterranee che sembra voler unire due mondi. Questo nuovo protagonista della biodiversità ipogea conserva occhi attivi, pigmenti vivaci e una sorprendente elasticità ambientale: riesce a vivere sia in torrenti di superficie che in acque fredde e povere di ossigeno a oltre 60 metri di profondità.

La specie, chiamata Schistura densiclava, si distingue per una striscia nera marcata alla base della pinna dorsale – una firma che le ha dato il nome – e per una colorazione giallo-verde attraversata da bande scure. Non ha rinunciato alla vista né al colore, due elementi che solitamente si perdono nella notte eterna delle grotte. E proprio questo suo tratto “ibrido” la rende un soggetto di studio affascinante: non del tutto cavernicola, ma neppure soltanto fluviale.

Pesce caverne
Questo pesce vive nelle caverne e ha una struttura unica! (Freepik Foto) – www.marinecue.it

Dove la scienza incontra l’evoluzione

Il suo corpo racconta una storia complessa: preadattamenti, compromessi, resistenze. Analisi genetiche, in particolare sul gene mitocondriale COI, rivelano una netta distanza rispetto ad altre specie dello stesso genere. Le differenze genetiche oscillano tra il 4,5% e il 13,6%, un margine che conferma, anche secondo gli algoritmi di identificazione filogenetica, la sua unicità.

Ma la particolarità di Schistura densiclava non è solo nel DNA. Il dimorfismo sessuale è evidente: i maschi, più snelli e con guance arrotondate, si distinguono dalle femmine, più robuste e regolari nel disegno delle bande. La sua presenza esclusiva nel sistema di Krem Mawjymbuin indica un caso di endemismo ecologico e una finestra sulle dinamiche evolutive che si sviluppano lontano dalla luce. Questa scoperta, riportata da Scintilena e pubblicata sulla rivista scientifica Journal of Fish Biology, offre uno spunto importante per riflettere su quanto poco conosciamo del mondo sotto i nostri piedi. Le grotte di Meghalaya, ancora in gran parte inesplorate, sono scrigni naturali di una biodiversità che sopravvive senza clamore.