Allerta – “Non mangiate le cozze” | Il Ministero le ha dichiarate immangiabili: il rischio è enorme

Attenzione alle cozze: scatta un nuovo allarme che fa discutere, controllate subito se le avete acquistate. 

Le cozze, diciamolo, sono tra le cose più buone da mettere in tavola, specialmente d’estate. Però — ed è un però grande quanto una barca — capita sempre più spesso che finiscano al centro di rischi e soprattutto e pericoli.

Sarà colpa dell’acqua? Dei controlli? Oppure qualcosa ci sfugge? Fatto sta che quando si parla di frutti di mare, i dubbi non mancano mai. Consumare questi molluschi, soprattutto se crudi o appena scottati, è una specie di scommessa.

Ti va bene… o finisci con lo stomaco sottosopra. Non è questione di allarmismo, ma di prudenza. Le cozze, per quanto gustose, sono anche molto sensibili a quello che assorbono dall’ambiente. E se l’ambiente è contaminato, il rischio — beh — arriva diretto nel piatto.

Negli ultimi tempi se ne parla parecchio. Ogni tanto esce fuori una notizia su controlli a campione, su batteri dal nome impronunciabile (e spesso un po’ inquietante). La gente inizia a diffidare, anche giustamente. Perché ok la bontà, ma la salute viene prima di tutto. E quando scatta un’allerta, il pensiero corre subito ai piatti che conosciamo meglio.

Prudenza massima

A rendere tutto più preoccupante è che spesso il problema è molto complesso. E così ci si ritrova davanti al banco del pesce a pensarci su due volte. Fidarsi o no? Aspettare chiarimenti o cambiare menù? Domande legittime, che si rincorrono soprattutto quando il richiamo è ufficiale.

Chi ha acquistato queste cozze non deve far altro che non mangiarle e riportarle indietro. Anche senza scontrino — il rimborso è garantito. Si tratta di un richiamo che non va sottovalutato, ma comunque non bisogna farsi prendere dal panico.

Ecco cosa è stato segnalato dal Ministero

Il 4 giugno 2025 è arrivata la conferma: un lotto preciso di cozze è stato ritirato dal mercato per motivi di sicurezza. Si tratta del prodotto a marchio L’Acquachiara Srl, venduto con il numero di lotto 130348. A lanciare l’allarme è stata la società Adriatica Srl, che ha preso la decisione in via cautelativa dopo dei controlli nello stabilimento di Chioggia (VE), in via Ori Ovest 1.

Il motivo? È stato trovato il Vibrio parahaemolyticus — ok, nome difficile, ma da non sottovalutare. È un batterio che può causare problemi seri, soprattutto a chi ha difese immunitarie basse o già compromesse. Disturbi intestinali forti, nausea, dolori: insomma, roba che rovina più di una cena. La segnalazione è comparsa sul sito del Ministero della Salute, per rendere la cosa ufficiale e accessibile a tutti.